Lippi sbotta: «Perché il calcio professionistico non deve ripartire?»
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Lippi sbotta: «Perché il calcio professionistico non deve ripartire?»

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L’ex ct dell’Italia Lippi: «Il presente è vomitevole, ognuno pensa a casa propria. Il calcio? Deve ripartire, è un’industria»

Marcello Lippi, allenatore campione del mondo nel 2006 con l’Italia, ha parlato sulle colonne del Corriere dello Sport spiegando in maniera chiara e concisa la sua idea sulla possibile ripresa del campionato. Queste le parole del tecnico:

«Il presente è veramente vomitevole. Mi fa incazzare, lo dico sinceramente. Sento solo discorsi del tipo: bisogna stare uniti, compatti e coesi. Bisogna essere squadra? Ognuno pensa ai cavoli suoi, ognuno pensa a casa sua. A livello politico, a livello scientifico, a tutti i livelli. A livello scientifico siamo nel 2020, andiamo su Marte ma non siamo in grado di trovare un vaccino. Il calcio? Perché non dovrebbe ripartire? Ci si dimentica che il calcio professionistico è un’industria e come tale deve essere trattato». 

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