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Sampdoria, Mantovani: «Fiducia incondizionata a Manfredi»

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Enrico Mantovani, ex presidente della Sampdoria, è intervenuto a Frequenze Blucerchiate: le parole

Enrico Mantovani, ex presidente della Sampdoria, è intervenuto a Frequenze Blucerchiate: le parole a Radio Music For Peace.

VITTORIE«Tre vittorie consecutive, quattro nelle ultime cinque, visto l’inizio che c’era stato, non possono che portare entusiasmo. Quello che dicevo, quando le cose andavano male, è che era importante non dimenticare dove eravamo prima».

STAGIONE 1999/2000«È stato un tormento alla fine, non ci è successo spesso perdere sette partite e precipitare dal primo posto al settimo. Ci ho pensato per tanto tempo al motivo che ha portato a quello. È un mattone di quello che è stata la storia della Sampdoria. Un vero peccato, questo sicuro. A Bergamo con quel pallone perso da Flachi, ma non è sicuramente colpa sua se poi si sono perse sette partite. Qualcosa poi si è rotto, questo è sicuro. Avrei anche tutta una serie di aneddoti di quella stagione che poi sono diventati divertenti che sembravano drammatici all’epoca. Non è facile fare il presidente che cerca di convincere di un’idea, condivisa con Arnuzzoe con mio fratello, il tecnico. L’idea era che Flachi dovesse giocare di più. Avevamo Palmieri a mezzo servizio. Ventura non era convinto, penso che avesse una paura fisica di Palmieri. Forse con Francesco sono fazioso per il grande affetto che nutro in lui».

SPOSTAMENTO A BOGLIASCO«Ha sicuramente un senso unire il fatto che una società abbia tutto insieme. Essere a Bogliasco può sembrare non è essere nel cuore della tua città, ma è un posto che ci ha adottato, una delle più belle eredità di mio papà. Per primo ho spostato la sede da Via XX a Piazza Campetto. Ho ospitato alcuni procuratori di calciatori che quando entravano nella sede a Campetto non si aspettavano un posto del genere come sede. Queste cose le abbiamo dappertutto a Genova, che non è normale ma per chi viene da fuori. Bogliasco è tutto diverso. Poi Garrone l’ha nuovamente spostata a Corte Lambruschini. Sono molto d’accordo con questa decisione, non mi permetterei mai di criticarla. Alcune scelte vengono fatte e la proprietà va seguita. Il tempo ci dirà di più, ma per il momento mi sembra che stiano lavorando molto bene».

LANNA«Penso che la dirigenza debba circondarsi di persone con i quali loro sono in grado di interagire, anche se sono fazioso perché a Marco voglio veramente bene. In un momento di difficoltà è stato un punto importante. Parlo da tifoso. Ma se mi dicessero che se avessero reputato Marco non il tipo di persona adatta in questo momento, lo accetterei. Devono circondarsi di loro persone fidate, se no ci sono delle forzature. Ma questo non esclude che ci sia spazio per Marco all’interno della nuova dirigenza».

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