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Enrico Mantovani: «Lanna si merita di restare alla Sampdoria»
Enrico Mantovani ha fatto il punto sul futuro della Sampdoria: le parole su Lanna e il ricordo di Vialli
Enrico Mantovani, ex presidente della Sampdoria, ha fatto il punto sul futuro di Marco Lanna. E il pensiero di Luca Vialli è sempre costante: le parole a La Repubblica.
SILENZIO – «Mi sono chiuso nel silenzio quel 6 gennaio quando ci ha lasciato Luca. Per me, per tutta la mia famiglia, è stato un dolore enorme, la perdita di una persona che ci è stata, mi è stata sempre vicina nei momenti anche di difficoltà personale. Lui c’era. E poi la tempesta emotiva abbinata a quello che stava succedendo alla Sampdoria, sapendo quanto lui desiderasse coronare il suo sogno di tornare. Certo, nella vita ci sono cose ancora più gravi, ma come famiglia abbiamo deciso di chiuderci in un silenzio di rispetto. Non che chi parlava non avesse rispetto per Luca, sia chiaro, ma era il nostro modo».
VIALLI – «Quando twittavo quelle frasi non lo facevo tanto per. Con Luca c’era collaborazione, il suo obiettivo era cercare in tutti i modi di portare a una svola societaria, ha fatto di tutto. Poi ad un certo punto, la pressione su di lui era troppa anche per quello che stava vivendo».
SVOLTA – «La prima, per me, è stata la sera di Sampdoria-Sasuolo. Durante la partita ho iniziato a ricevere notizie sulla possibile accelerazione con Radrizzani. Non ci volevo credere, ero troppo agitato. Ho lasciato lo stadio, la Gradinata Sud durante la partita, mi veniva da piangere pensando a Luca».
TIFOSI – «In casa e in trasfera hanno dato prova di compostezza, dignità, attaccamento al club, cantando incessantemente. Proprio come diceva mio padre: “Sinché i tifosi della Sampdoria canteranno, non ci saranno problemi per il futuro”».
PRESIDENZA – «Quando parlavo con Marco percepivo una sofferenza pazzesca, si è trovato in una situazione durissima con quello che ha dentro, è di Genova, è tifoso della SAmpdoria, ne è stato un grande giocatore. Era circondato da grandi aspettative, pur non avendo mai ricoperto quel ruolo e pur sapendo che certo le cose non potevano dipendere solo da lui. Penso abbia perso dieci anni di vita, bisogna fargli un monumento».
LANNA – «Saranno i nuovi proprietari a decidere e hanno tutto il diritto di fare come ritengono meglio. Ma i gradi Marco se li è meritati tutti».