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Mannini: «Da rivalutare il lavoro di Zenga. Samp, parti dalla difesa»

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«A distanza di 30 anni mi torna in mente quando lui durante il riscaldamento faceva fare questo golf con i piedi: era già avanti anche in quello. Boskov è stato la nostra forza, oltre alla qualità dei giocatori. Ora questa situazione nelle squadre di serie A non si ripropone più». Già, davvero: Vujadin Boskov nella sua semplicità era davvero avanti rispetto ai suoi colleghi del tempo e ancora adesso avrebbe tanto da insegnare agli allenatori di oggi. Moreno Mannini, tra gli arruolati per il primo memorial dedicato all’ex mister dello scudetto della Sampdoria, ha fatto il punto della situazione tra la Sampdoria di ieri, di domani e dell’imminente esordio della Nazionale questa sera contro il Belgio.

«Dove intervenire? La difesa è un reparto molto importante, quando si prendono pochi gol, si subisce poco: la difesa è il primo punto da cui partire.

Stasera ci sarà Italia – Belgio, è un banco di prova molto importante, l’Italia è sempre stata pericolosa in queste situazioni, specie quando è bistrattata: è lì che tira fuori l’orgoglio. Non partiamo favoriti, ma l’intensità e il modo di giocare di Conte sono interessanti.

Il modulo di Montella è diverso da quello di Zenga, i giocatori hanno avuto delle difficoltà. Poi non avendo fatto risultati subito è subentrata la negatività e le cose non sono andate per il verso giusto. Se – come sembra – resterà Montella, farà bene iniziando il campionato. Ma è la squadra che determina l’operato ddell’allenatore, la Sampdoria ha fatto poco meno di quello che era nelle sue potenzialità. A posteriori è da rivalutare il lavoro di Zenga: il suo lavoro l’ha fatto bene».

Dal nostro inviato Luca Uccello @LucaUcce

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