2014

Mancini: «Vujadin e papà Paolo si ritroveranno in cielo»

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Roberto Mancini, intervenuto telefonicamente a SkySport24, ricorda di Vujadin Boskov.

Con la sua guida e la sua esperienza la Sampdoria raggiunse molti traguardi importanti, tra cui la vittoria dell’unico scudetto blucerchiato. «Boskov aveva una esperienza incredibile e nonostante noi fossimo una squadra che cercava di crescere, piena di ragazzini, lui ci ha fatto sentire importanti come se fossimo già una grande squadra. Ci ha aiutato a crescere e a credere in noi stessi, lui aveva una grande esperienza e possiamo continuare a ricordare i momenti felici in cui lui ha fatto le sue battute straordinarie. È un momento triste, il pensiero va alla sua famiglia, ai figli, ai nipoti, per noi è stato un personaggio importantissimo ed è un dispiacere che sia mancato».

Boskov fu come un padre per tutti voi, giovani ragazzi, che componevate la Sampdoria degli anni d’oro? «Diciamo che per noi è stato un fratello maggiore che ha saputo tirare fuori da noi il meglio e non era facile, perché eravamo giovani. Per noi il papà era Paolo Mantovani,  il nostro presidente. Loro si incontreranno in cielo, si faranno due risate, ricordando i momenti belli passati assieme».

Un ricordo particolare di lui che conservi nel cuore? «Ho tantissimi ricordi di lui, ne abbiamo veramente tanti. Una volta fece una riunione e davanti a tutti mi indicò dicendo: “Tu, Mancini, sei terrorista di avversari”».

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