Gli Ex
Mancini: «Emozionante vedere Andrea alla Sampdoria. Su Pirlo e Audero…»
Roberto Mancini ha espresso le proprie considerazioni sull’approdo alla Sampdoria del figlio Andrea: le dichiarazioni
Roberto Mancini ha espresso le proprie considerazioni sull’approdo alla Sampdoria del figlio Andrea, collaboratore del dt Nicola Legrottaglie. Ecco quanto dichiarato dall’attuale commissario tecnico dell’Italia ai microfoni di Primocanale.
ANDREA MANCINI – «È stato emozionante vederlo con quei colori. Andrea è sempre stato sampdoriano. È cresciuto fra Genova e Bogliasco, mi ha visto indossare quella maglia, quando è cresciuto avrebbe voluto passare nelle giovanili della Sampdoria ma poi non c’è stata la possibilità. Io allenavo la Lazio, l’Inter, ma lui avrebbe voluto venire a Genova nella Sampdoria, non nel mio club dell’epoca. Sapevo che stava maturando qualcosa, ero a conoscenza della possibilità, poi la cosa è andata in porto. E fare questo lavoro nella Sampdoria credo sia una grande occasione. Andrea è giovane, ma ha competenza, parla tre lingue, è un ragazzo per bene».
CONSIGLI – «Parliamo sempre di calcio, ma poi ognuno ha le sue idee e, quando si lavora, le responsabilità sono personali. Ma lavorare per una squadra verso cui provi amore è qualcosa di molto bello. Ripeto: non devo dargli consigli, lui capisce di calciatori, studia, s’informa. E, comunque, quando dovrà fare delle scelte non sarà con me che dovrà confrontarsi, ma con Pirlo, con il presidente, con Legrottaglie».
SAMPDORIA – «So che è difficile sempre, il campionato di B, e so che la Sampdoria esce da una situazione complicata. Ma mi auguro che faccia bene e possa tornare subito in Serie A».
PIRLO – «Pirlo aveva già fatto bene nella Juventus e sono convinto che farà bene anche nella Sampdoria».
TORNARE A GENOVA – «Per forza. Genova merita di avere due squadre sempre in Serie A. E merita di vedere e vivere il derby, che è il più sentito e il più spettacolare d’Italia».
FALCONE, RICCI E AUDERO – «Falcone è un bravissimo portiere, Ricci ha qualità nel ruolo di playmaker ed è già stato chiamato in azzurro. Poi è stato frenato da problemi fisici, ma ha già mostrato potenzialità degne d’interesse. Audero? Prima dell’infortunio, l’anno scorso, stava facendo bene».
NAZIONALE – «Era la stessa situazione anche quando abbiamo vinto l’Europeo. Ci sono giovani bravi che hanno margini di miglioramento. Sappiamo che c’è da lavorare e faticare, ma questo non spaventa nessuno».
SCUDETTO SERIE A – «Negli ultimi quattro anni il campionato lo hanno vinto quattro squadre diverse, il che dimostra che c’è incertezza e che non c’è nulla di scontato. Il Napoli ha lo Scudetto sulle maglie e quindi parte come squadra da battere, ma l’Inter è forte, il Milan sta facendo un’ottima campagna acquisti, la Juve è sempre la Juve e la Lazio sta crescendo…».