2013
Mancini: «Mihajlovic l’uomo giusto, ma servono rinforzi»
Lui conosce bene Mihajlovic: è stato suo compagno, suo capitano, star della sua squadra. Sia alla Samp che alla Lazio, quando si ritirò nel 2000. Lo ha poi allenato, poi lo ha preso con sé come vice. Infine, adesso, lo guarda da lontano: Roberto Mancini è il giusto contrappunto del tecnico serbo. Troppa carriera condivisa insieme per non parlare dell’arrivo di Sinisa alla Samp: «Nel momento in cui la società ha scelto di cambiare la guida tecnica, ha scelto il migliore – esordisce l’asso di Jesi – Questo posso dirlo: Sinisa è l’uomo giusto per tirare fuori la Samp dai guai». I perché sono molteplici: «Ha un ascendente sui tifosi, conosce l’ambiente della Samp e del calcio italiano. Ha esperienza a rapportarsi con i calciatori non avrà nessun problema. L’essenziale sarà avere un po’ di fortuna e fare subito dei risultati. Avrà bisogno di tempo per fare le scelte migliori». A cominciare da due ex squadre, come Lazio ed Inter: «Deve partire bene, anche se le due partite sono difficili. E’ molto legato alla Samp e non poteva dire di “no” a Garrone – confessa Mancini – Tiene molto anche alla nazionale serba: se ha scelto Genova vuol dire che sente che l’occasione è importante».
L’attuale tecnico del Galatasaray si sbilancia: «Oltre a mettere nella sua nuova avventura la professionalità e la conoscenza del calcio, ci metterà il cuore. E’ molto affezionato alla Sampdoria. Chi indossa la maglia blucerchiata non la dimentica più, anche se non ci ha giocato quindici anni come il sottoscritto – commenta Mancini ai microfoni de “Il Secolo XIX” – Sarà un vantaggio notevole avere un tecnico che si dedicherà al suo lavoro con grande passione. I sampdoriani dovrebbero essere contenti. Certo, come sempre nel calcio, tutto è legato ai risultati». Mancini potrebbe anche averci messo una buona parola: «Ci siamo parlati, ma la decisione è stata tutta sua». E la situazione attuale della Samp è tra depressione e rabbia: «I giocatori dovranno tirare fuori tutto quello che hanno, altrimenti faranno una vita cattiva. Non è un tipo morbido, accomodante – racconta il suo ex compagno di squadra, nonché allenatore – Non credo che farà tante chiacchere. Si concentrerà sopratutto sulla squadra, lavorerà su quest’aspetto».
Ci si chiede quanto un allenatore conti nell’economia di una squadra: «Abbastanza, anche se alla fine in campo ci vanno i giocatori. Serve anche una giusta dose di fortuna – racconta Mancini, ora in Turchia – Delio Rossi è un buon allenatore, nel calcio purtroppo capitano le annate storte e l’allenatore paga per tutti». Si parla di 4-3-3 offensivo per Mihajlovic: «Non so. Se non hai esterni offensivi, ad esempio, mica farai il 4-3-3. All’Inter spesso cambiavamo modulo, immagino che si regolerà a seconda delle caratteristiche dei giocatori – puntualizza Mancini – Sinisa non è uno che specula sul risultato. Purtroppo non si possono fare le nozze con i fichi secchi». Quindi si parla di rinforzi per gennaio: «Se la squadra ha fatto nove punti in dodici partite, qualche problema deve averlo. Nella condizione attuale di classifica, credo che Mihajlovic baderà al sodo, cercherà di fare punti e risultati – racconta il “Mancio” – Con il tempo, se le cose andranno meglio, potrà pensare ad una Samp che giochi un calcio più offensivo e spettacolare. Ma prima dovrà tirarla fuori dal fondo della classifica, dove si trova in questo momento».
«Uno che para e uno che fa gol; per il resto mi arrangio»: così diceva Bernardini. Ci si chiede se Mihajlovic la pensi alla stessa maniera: «Sarebbe già una bella base di partenza. Sinisa sa quello che lo aspetta a Genova, ha visto giocare la Samp (era al “Ferraris” per la gara contro la Roma, ndr) e certamente l’ha vista in tv – dice Mancini, alla Samp per 15 anni – Ve lo ripeto: viene per fare bene. Aggiungo una cosa: non ha dimenticato i quattro anni da calciatore alla Samp, che lo avevano rilanciato». Intanto, Mancini guida il Galatasaray: «La stagione è lunga… In Champions a Copenhagen abbiamo perso, pur disputando un’ottima gara. Paghiamo le assenze di Sneijder e del portiere titolare».