2013

Mancini jr.: «Sarebbe un sogno giocare con la Samp e l’Under 21»

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Essere il figlio di un’icona come Roberto Mancini non dev’essere facile, specie se anche tu vuoi diventare un giocatore di calcio. Così, Andrea Mancini ha deciso di fare esperienza nell’Honved di Budapest, in Ungheria. Sui paragoni con il padre, Andrea la prende alla lontana e traccia le differenze con il padre: «Siamo un po’ differenti come giocatori, lui è molto più forte (sorride, ndr) – dichiara Mancini jr. a “Il Pubblicista” – Dovessi fare la metà o anche solo un quarto della sua carriera sarei felicissimo. Io ho sempre giocato seconda punta o trequartista. Da quando sono in Ungheria, però, il mister ha potato per un futuro da regista. Ci sto lavorando perché chiaramente è un ruolo a me nuovo, ma con l’aiuto dello staff mi sto già abituando».

Mancini jr. ci fa anche un panoramica del suo passato calcistico sinora: «Ho giocato in Italia fino al 2009 (primavera Inter e Bologna, ndr), poi mi sono trasferito al City – racconta Andrea – Quindi sono tornato in Italia per sei mesi a Fano, poi nuovamente all’estero, a Valladolid. Ora sono a Budapest, in una società storica come l’Honved, in cui ha giocato anche il grande Puskas». Sulla Samp, dopo la fine del calciomercato, l’opinione di Mancini jr. è positiva: «Ha fatto, a mio avviso, un buon mercato. E’ vero che la Samp ha ceduto due pedine fondamentali come Icardi e Poli – conferma Andrea – ma sono stati sostituiti con giocatori importanti, basta vedere Gabbiadini e Petagna, giovani molto interessanti per l’attacco. Poi sono giunti anche agiocatori importanti come Bjarnason, Salamon e Regini, che possono dare una grande mano alla Samp. Ci sarà da soffrire come tutti gli anni, ma sono sicuro che i blucerchiati si salveranno con tranquillità».

Sul suo futuro, Mancini ha nel mirino nuovamente Genova, dove gli piacerebbe tornare sulla sponda blucerchiata: «Eh, diciamo di sì. Essendo stato in Ungheria, Spagna ed Inghilterra, ogni tanto sento la mancanza dell’Italia – confessa il giovane giocatore dell’Honved – Chiaramente mi piacerebbe tornare a giocare nella mia terra e, se dovessi fare il nome di un club dove mi piacerebbe giocare, sarebbe troppo facile: la Samp. Sarebbe il mio sogno. Magari diventare una bandiera, come lo è stato mio padre». Magari con un futuro prossimo anche nell’Under 21 di Di Biagio: «Credo di esser pronto, sarebbe un sogno e un onore giocare per il mio paese – chiude Andrea – Devo pensare a fare bene qua, poi sono sicuro che l’occasione arriverà e toccherà a me sfruttarla al meglio».

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