Mancini: «Rimpiango i Mondiali del ’94. Vi svelo un sogno»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Mancini: «Rimpiango i Mondiali del ’94. Vi svelo un sogno»

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

Pubblicato

su

Roberto Mancini ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita in una lunga intervista, al centro, come sempre, il calcio e l’azzurro dell’Italia

Roberto Mancini, commissario tecnico dell’Italia agli Europei che inizieranno tra meno di una settimana, ha rilasciato una lunga intervista a Sport Week in cui ha parlato della sua vita. Le sue dichiarazioni.

PREGI E DIFETTI – «Penso che il mio più grande pregio sia l’onestà. Riconosco che a volte sono troppo sensibile, in certe situazioni avrei dovuto gestire meglio questo mio lato»

L’ULTIMA GIOIA – «La qualificazione alla Nations League. Anzi, niente calcio: direi la laurea di mia figlia Camilla»

CANZONI E FILM – «La mia canzone preferita è senza dubbio L’anno che verrà di Lucio dalla. Era il 1979, io avevo lasciato Jenny da poco. Avevo quasi 14 anni e ero andato via da casa per trasferirmi a Bologna da solo. Come film mi è sempre piaciuto molto Il nome della rosa»

TEMPO LIBERO – «Per rilassarmi oggi gioco a paddle, vado a correre o leggo un po’»

LE PAURE – «Le paure più grandi sono da anni ormai legate alla vita dei miei figli, anche se ora stanno diventando grandi, per me sono sempre giovani. E spero che possano vivere in un mondo migliore di quello che abbiamo ora»

RIMPIANTO – «Se devo dirne uno, quando ho rifiutato la convocazione per i Mondiali del 1994»

LEADERS – «Nello sport Michael Jordan e  nel mondo l’ex Papa Woijtila»

PERSONE INFLUENTI – «Le persone più importanti della mia vita sono sicuramente i miei genitori: mi hanno insegnato tutto anche se sono andato via di casa presto. Mio padre Aldo è un uomo esemplare, mia madre Antonella mi ha insegnato il rispetto per gli altri, l’onestà e la semplicità»

MALATTIA – «Sono sempre stato molto fortunato. Ora posso fare il lavoro più bello del mondo e quando ero piccolo ho avuto la meningite e l’ho superata. Ricordo tutto del giorno in cui me la diagnosticarono, ci penso sempre. Era una malattia che in quegli anni provocava tantissimi morti»

ULTIMO SOGNO – «Ho sognato che l’Italia batteva il Brasile 1-0. Non so dove fossimo, ma non può essere l’Europeo…»

Copyright 2024 © riproduzione riservata Samp News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 44 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a U.C. Sampdoria S.p.A. Il marchio Sampdoria è di esclusiva proprietà di U.C. Sampdoria S.p.A.