2014

Mancini: «Io alla Samp? Il tempo c’è»

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Comincia una nuova era per Roberto Mancini sulla panchina dell’Inter, con un buon punto nel derby di Milano. L’ex numero 10 della Sampdoria, però, non dimentica il suo trascorso in blucerchiato e quanto una persona in particolare, Paolo Mantovani, gli ha donato dal punto di vista morale: «Ero in vacanza a Milano Marittima in camper. Un giorno si presentò il dottor Paolo Borea, un uomo al quale devo tantissimo e che porterò nel cuore ora che non c’è più. Borea era stato ds del Bologna e proprio quell’estate si era trasferito alla Sampdoria di proprietà di un petroliere, Paolo Mantovani. Avevo ricevuto – prosegue nel racconto al Secolo XIX – una telefonata da lui: “Vuole venire con noi?”, mi chiese. Io non sapevo cosa rispondere. La visita di Borea risolse tutti i dubbi. Mi spiegò che Mantovani voleva costruire una grande squadre e puntare allo scudetto. Venendo a Genova sarei diventato una stella. Accettai. Il giorno dopo venne a trovarmi Ivan Zazzaroni, per conto della Juventus mi fece la stessa proposta: “Mi spiace ho già detto di sì alla Sampdoria”. Il presidente mi ha aiutato a crescere, ma senza farmi sconti. Quando facevo qualche cazzata mi convocava in villa a Sant’Ilario e mi spiegava dove avevo sbagliato. E’ stato un uomo e un dirigente eccezionale, non tanto per i soldi che ha speso per la Sampdoria quanto per la passione e la correttezza che ha usato sempre anche nei confronti di noi giocatori. E per la lezione di fair play che ha dato a tutto il calcio italiano. Boskov per me è stato un secondo padre e so che papà non se la prenderà a male».

Un intreccio di allenatori, tra Inter e Samp: «Mihajlovic è contento di allenare la Sampdoria. E’ giovane, ha tutto il tempo per allenare l’Inter. Io di nuovo a Genova Ho appena compiuto 50 anni. Il tempo c’è».

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