2015
Mancini: «Devo fare i complimenti a Mihajlovic, la Samp gioca benissimo»
È un ecatombe non una partita di calcio l’ottavo di finale tra Sampdoria e Inter, giocata a San Siro e terminata con il risultato di 2-0 per la squadra nerazzura, Shaquiri sblocca il risultato e Icardi raddoppia sul finale del secondo tempo.
Tagliavento distribuisce con decisione due cartellini rossi e innumerevoli gialli, fuori Krsticic per il fallo su Icardi. Azione discutibile, lo stop infelice dell’attaccante nerazzurro e la palla ormai lontana potevano benissimo essere forieri di un cartellino giallo, ma Tagliavento decide così. La Sampdoria resta in dieci, poi l’infortunio di Cacciatore e la sostituzione anticipata con Silvestre. Secondo tempo di grande sacrificio per la Sampdoria flagellata: Marchionni costretto a restare in campo perché la terza sostituzione serve a togliere dal campo Rizzo, acciaccato. Okaka in debito di ossigeno e poi, ciliegina sulla torta, l’espulsione di Wszolek, secondo giallo e spogliatoio per il polacco.
Intervenuto ai microfoni di RaiSport, Roberto Mancini commenta così il match: «Non credo che si giochi meglio in dieci, si gioca molto meglio in undici. Se una squadra è organizzata e la Sampdoria lo è, gioca benissimo e io devo fare i complimenti a Sinisa, è logico che tutti poi si mettono dietro alla palla. Shaquiri? Io sono contento di come ha giocato tutta la squadra, è quello che voglio vedere, poi ogni partita può andare bene o male ma è così che devono giocare, felice che ha fatto una bella gara assieme anche agli altri. Io penso che dobbiamo andare avanti con calma e sicuramente potremo alternare partite buone e partite meno buone».
Inter lenta? Innanzitutto l’inter ha molto da migliorare: «Non possiamo diventare veloci, dobbiamo migliorare il palleggio. Oggi siamo stati avvantaggiati dal fatto che loro erano un uomo in meno. Migliorato il palleggio la squadra sarà sicuramente molto più bella da vedere. Io credo molto nei giovani e se loro continuano a lavorare così bene sarò contento io di poterli far giocare. La cosa importante è che tutti migliorino e che tutti ci mettano impegno».