2013

Mai fare i conti senza l’Osti

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La Sampdoria da gennaio scorso si è affidata nell’ambito della gestione sportiva a Carlo Osti, un nome non altisonante rispetto a più rinomati colleghi che operano in Serie A, ma che in questi primi 7 mesi in blucerchiato, con tanta calma e tanto lavoro, è riuscito a centrare diversi obiettivi.

Perché le cessioni pesanti di Andrea Poli, Mauro Icardi e Simone Zaza, (pesanti per l’economia tecnica della squadra che avrebbe potuto vivere di rendita con tre talenti sopraffini del genere) hanno portato rispettivamente metà cartellino di Bartosz Salamon, 12 milioni abbondanti di euro nei prossimi anni e metà cartellino di Manolo Gabbiadini, insomma, non malissimo. Il lavoro svolto sulle comproprietà poi, è veramente sublime, visti i ritorni di Vasco Regini e Mirko Eramo e la conferma di Gianluca Sansone.
Inoltre, Osti è riuscito con la pazienza anche a trovare un accordo con la Fiorentina per Lorenzo De Silvestri, un’operazione fortemente voluta da tutta la piazza ma che le alte richieste dei Viola, poi fortunatamente mitigate, stavano per far saltare tutto.

Poco budget a disposizione, poche chiacchere e al momento un ottimo lavoro, la nuova Samp sta prendendo forma già dai primi giorni, una cosa che non sempre era accaduta negli ultimi anni: basta pensare alla scorsa stagione quando giocatori poi titolari come Maresca, Maxi Lopez e Poli vennero aggregati al gruppo chi da inizio ritiro come Maxi, chi a metà come Poli (con la particolarissima vicenda legata al mancato riscatto dell’Inter, ndr) e chi a campionato iniziato come Enzo Maresca. Manca ancora qualche tassello, soprattutto sulla fascia sinistra, ma dopo aver chiuso operazioni importanti sicuramente il rinforzo in quel settore di campo non tarderà ad arrivare… E poi c’è quella “sorpresa” del Presidente Garrone, chissà. 

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