2013

Maccarone: «Non tornerò a Genova. Regini? Maturato»

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Ha vissuto molti bassi e pochi alti in quel di Genova, ma è in qualche modo rinato ad Empoli, dove l’aria del “Castellani” lo ha riportato ai tempi in cui lo cercavano dall’Inghilterra e segnava con l’Under-21 azzurra. Massimo Maccarone ha disputato, comunque sia andata, una grande stagione: il suo rendimento in Toscana è stato eccezionale. In una lunga intervista al “Corriere Mercantile”, l’attaccante ripercorre l’annata appena conclusa: «Ho segnato 18 gol, tutti su azione, senza contare gli assist – esordisce subito il 32enne – C’è mancata la promozione e sarebbe stato un traguardo meritato. Per quanto mi riguarda, non sono sorpreso di quanto ho fatto; forse è  rimasto sorpreso chi pensava fossi finito…». Un pensiero che circola ancora dalle parti di Genova: «Io e Curci siamo diventato i simboli della retrocessione – afferma Maccarone – ma credo che, io ad Empoli e lui a Bologna, abbiamo dimostrato che quella fu una parentesi infelice. Quella stagione e la sua conclusione non possono avere solo due nomi e cognomi da colpevolizzare».

Forse l’annata più difficile di Maccarone nella sua carriera, persino difficile da dimenticare: «Mi dispiace che i tifosi della Sampdoria non siano stati capaci di vedere ciò che sono in grado di fare – continua l’attaccante – pensavo di fare reparto con Pazzini e non ci siamo allenati insieme neanche una volta. Dovevo fare la prima punta, ruolo che non sono in grado di ricoprire; così come non era in grado di ricoprirlo Biabiany, spesso schierato in quella posizione». In realtà, secondo il giocatore, il peggio è arrivato dopo la retrocessione: «Davanti all’idea della B, avevo voglia di restare, perché nessuno voleva prendersi più rivincite di me – racconta il giocatore dell’Empoli – poi vennero acquistati altri attaccanti, su cui società ed allenatore sembravano puntare più di me. A quel punto, ebbi poco spazio». Dopo i due gol di Nocera Inferiore, Maccarone sparì gradualmente dalla squadra: «Si vede che non era destino – dice l’ex Under-21 azzurro – mi dispiace molto non aver potuto fare certe cose alla Samp, che consideravo un punto d’arrivo della mia carriera. Così, preso atto della situazione, sono tornato ad Empoli».

La Toscana è stata fondamentale per riscoprire il vero Maccarone: «Credo che la fiducia sia fondamentale per fare bene. Alla Samp, all’inizio ho fatto bene, poi siamo entrati in un periodo cupo e dicevamo sempre: «Vabbé, vinceremo la prossima» – racconta l’attaccante – invece, quando abbiamo capito che le cose non andavano, era troppo tardi e non eravamo abituati a lottare per quelle posizioni di classifica. Ci abbiamo messo del nostro, ma c’è da dire che è girato tutto storto». Ora il futuro dell’attaccante è tutto da decifrare: «Ho un contratto fino al 2015: quando incontrerò la Samp, ne parleremo – dice Maccarone – dal punto di vista personale, vorrei rimanere qui, anche perché rimarrò ad Empoli per vivere quando avrò smesso di giocare». Su Regini, compagno di squadra per una stagione e mezza, Maccarone è chiaro: «E’ maturato davvero molto e il cambio di posizione gli ha fatto bene – racconta l’esperta punta – sento che potrebbe tornare alla Samp, se lo meriterebbe».

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