2014

M. Castellini: «Samp-Bologna, partita da X. Trentalange…»

Pubblicato

su

Doppio ex di Samp-Bologna, Marcello Castellini ha voluto dire la sua sulla prossima partita tra blucerchiati e rossoblu: «Rispetto a qualche tempo fa, mi sembra che le due squadre abbiano recuperato fiducia nei propri mezzi. In particolare, la rimonta finale sul Napoli ha galvanizzato il Bologna, riassorbendo gli effetti negativi della sconfitta contro il Catania. I blucerchiati dovranno giocare con la massima attenzione, perché si tratta di una partita da non sbagliare». Vale così per tutte e due le squadre: «La vittoria darebbe punti e morale, ma una sconfitta sarebbe pesantissima, perciò credo che il risultato meno improbabile sia il pareggio – afferma l’ex rossoblucerchiato – Naturalmente né Samp, né Bologna partiranno per accontentarsi, i rossoblu giocando in trasferta avrebbero due risultati a disposizione, ma per tutte e due l’importante è non perdere».

Ci si chiede quanto sia cambiata la Samp da Rossi a Mihajlovic: «Credo che Sinisa abbia saputo dare una mentalità diversa alla squadra, meno rinunciataria, con i giocatori più convinti delle proprie possibilità. Sconfitta prevedibile con la Juve a parte, sono arrivati anche i risultati. Se il gruppo lo seguirà come ha fatto in queste prime settimane dal suo arrivo, credo che la Samp non avrà problemi ad arrivare al suo traguardo». Discorso differente per il Bologna: «Come la Samp, credo che anche il Bologna sia attrezzato meglio rispetto ad altre squadre che lottano per la salvezza. Quel che conta, però, è fare punti, il maggior numero possibile e in fretta, perché man mano che arriva il finale di stagione si possono moltiplicare certi risultati strani e quindi a fare la differenza, anziché i valori tecnici e agonistici, rischia di essere il calendario».

La Samp di Castellini, proprio in quel di Bologna, subì un torto clamoroso nel maggio 1999 a opera dell’arbitro Trentalange, che verrà premiato a Sestri nel weekend: «Ma dai! Il ricordo peggiore della mia carriera, specie dopo aver sentito lo stesso arbitro, qualche tempo dopo, affermare che quello non era rigore. Se penso a quello che abbiamo dovuto affrontare io personalmente e tutta la Samp per quell’errore grossolano, il dispiacere è ancora profondo e me lo porterò dentro per sempre – chiude Castellini a “Il Corriere Mercantile” – Eravamo una squadra che non meritava di retrocedere, per i valori che avevamo: penso per esempio a Montella, ma non solo a lui. Che ingiustizia assurda».

Exit mobile version