Luigi Ferraris, verso la rizollatura. Arriverà mai il tempo del sintetico? - Samp News 24
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2014

Luigi Ferraris, verso la rizollatura. Arriverà mai il tempo del sintetico?

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La Sampdoria torna a giocare in casa, tra le mura amiche dello stadio Luigi Ferraris, che è sotto il fuoco incrociato delle polemiche per le condizioni del terreno di gioco.

Ciclicamente ormai il “Ferraris” è oggetto di critiche per la qualità del campo che, purtroppo, lascia a desiderare. Le ultime sono quelle “pacate” di Allegri che ha sottolineato, dopo Juventus – Genoa, come la cosa più difficile della partita sia stata proprio giocare sul terreno dello stadio di Marassi. Zolle che saltano, campo pesante che mette in difficoltà squadre più tecniche. Insomma il classico “campo di patate”.

Ma i problemi dello stadio, come detto, sono ciclici, risale quasi ad un anno fa la dichiarazione del Consorzio Stadium riguardo la situazione critica del Ferraris: era il 28 novembre del 2013. Dopo quasi 365 giorni, discussioni arrivate fino in Lega Calcio, rizollatura fatta a più riprese si è di nuovo punto a capo. Attualmente è in programma una serie di interventi di sistemazione del terreno di gioco che però, se effettivamente venissero fatti prima del 15 novembre, potrebbero risultare inutili. Sistemare lo stadio Luigi Ferraris prima di una partita di rugby non può essere la soluzione migliore possibile e il match Italia – Argentina, in programma per sabato 15 novembre, potrebbe riportare la situazione al punto di partenza.

La domanda che ci si pone a questo punto è solo una: vista la difficoltà di mantenere un manto erboso adatto ad un campionato di calcio, non sarebbe il caso di pensare a soluzioni definitive o quasi, come un campo in misto sintetico? L’Italia ha avuto già esempi di campi totalmente artificiali, come Novara o Cesena, ma soprattutto all’estero gli esempi sono tantissimi: il Polman Stadion, in Olanda, dal 2005 è in sintetico e ha ricevuto dalla Uefa e dalla Fifa il Fifa 2 Star, certificazione che permetterebbe allo stadio di ospitare match internazionali. Certificazione ottenuta anche dallo stadio dei Red Bulls Salisburgo, dove si sono giocate alcune partite degli Europei del 2008. Forse sarebbe il momento di mettersi al passo con i tempi e dotarsi di un terreno di gioco che non necessiti di continui interventi, dimezzando di fatto, dopo un investimento iniziale i costi gestionali dello Stadio Luigi Ferraris. Oppure permettere alla Sampdoria di costruirsi il suo stadio, lasciando al Genoa le spinose questioni del manto erboso del Ferraris.

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