Ludovica Mantovani e il Ferraris: «Forse Genova non vuole un nuovo stadio» - Samp News 24
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2015

Ludovica Mantovani e il Ferraris: «Forse Genova non vuole un nuovo stadio»

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Dopo gli ultimi problemi manifestati nel derby, lo stadio di Genova è argomento di discussione. I due club sono stati accusati di insolvenze da parte del Consorzio Stadium, quantificabili in due milioni di euro, e le due società genovesi stanno cercando di mettersi d’accordo per rilevare la gestione dello stadio già dal prossimo 1 luglio. Tuttavia, anche con la gestione a proprio vantaggio, i problemi dello stadio Ferraris rimangono e vanno risolti.

PROBLEMI – “Calcio & Finanza” ne ha parlato con Ludovica Mantovani, figlia dell’ex presidente blucerchiato Paolo e direttrice europea di Football Avenue, organizzazione che ogni anno dà vita al forum dedicato al Business Development riguardo il calcio italiano e internazionale: «Una soluzione si deve trovare. La gestione dello stadio deve essere presa in mano dalle due società affinchè il campionato non venga falsato. Situazioni come quella vista nell’ultimo derby non possono accadere di nuovo. Per il bene di Genova e per il bene del calcio in generale deve essere trovata una soluzione definitiva. Il drenaggio, in particolare, deve essere rivisto». Quella del drenaggio è un’opera che – secondo una stima approssimativa – costerebbe 500 mila euro. Ma questa ristrutturazione non può avvenire finché non saranno risolte le morosità dei due club.

NUOVO STADIO – Problemi che, tuttavia, vanno avanti da anni: «Il campo da gioco è fondamentale e deve essere curato», dichiara la Mantovani. La soluzione potrebbe risiedere in un nuovo stadio: «Con il presidente Garrone si era molto vicini, il progetto era congruo e ben studiato. A Genova si è andati molto spesso vicini al traguardo e poi il progetto per una ragione o per l’altra è stato abbandonato. Forse a Genova non c’è la volontà di realizzare un impianto nuovo». La Mantovani porta un esempio concreto: «Guardiamo il nuovo stadio di Valencia. Tra 6 anni nascerà il nuovo impianto e hanno comunque deciso di reinvestire nel vecchio stadio dato che sono sicuri rientrare del loro investimento. Perché non guardiamo a queste realtà che hanno investito strategicamente sul marketing e sul commerciale? In Italia sento cifre a cui non è associato un progetto. Un milione di euro può essere ben investito o male investito».

RISORSA – Molte società stanno cominciando a capire che lo stadio rappresenta una risorsa fondamentale per sopravvivere, ma si fatica ad avanzare con i progetti. Il piano è creare strutture attive non solamente la domenica, ma per tutta la settimana: «Le strategie di Genoa e Sampdoria potrebbero essere diverse e ciò non vuol dire che Preziosi non sia interessato a fare delle migliorie allo Stadio Ferraris, ma forse ha un business plan differente. Questa è la difficoltà di avere due squadre che gestiscono la stessa struttura. Bisogna fare qualcosa. Allo stadio non ci si incontra più solo la domenica per vedere la partita, ma stiamo parlando di una realtà che vive sette giorni su sette e che deve garantire al proprio cliente di poter godere al meglio delle sue risorse».

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