2014

Lucchini, l’ex con “Lettera da Amsterdam”: «Mi sento blucerchiato»

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Doppio ex della gara, Stefano Lucchini continua a giocare in quel di Bergamo dopo i quattro anni con la Sampdoria. Tante le emozioni vissute dal difensore durante i suoi trascorsi blucerchiati. La partita di domenica non sarà la solita per lui: «Per me è un’emozione unica, ho vissuto quattro anni importanti. Ogni volta che vedo blucerchiato mi batte il cuore». Tanti i ricordi con la Samp: «Mamma mia quanti… Tra quelli più belli, sicuramente la qualificazione ai preliminari della Champions League per quanto riguarda l’aspetto calcistico. Tuttavia sono sempre rimasto colpito dall’affetto dei tifosi, ho sempre sentito grande amore da parte della gente. Essere apprezzati in una piazza così importante è il ricordo più bello».

Dal punto di vista sportivo, non sono state tutte rose e fiori: «Ho ancora in mente la retrocessione e a tutt’oggi non riesco a spiegarmi quanto successo – dichiara Lucchini a “Il Corriere Mercantile” – Anche senza Cassano e Pazzini ci saremmo potuti salvare senza problemi. Magari non avremmo raggiunto l’Europa, ma la retrocessione non la meritavamo davvero». Sul cosa successe, Lucchini non si dà pace: «Non riesco a capirlo neanch’io, eravamo rimasti un ottimo gruppo e nulla lasciava presagire un disastro simile. Il cambio tecnico non ci ha agevolato per nulla. Sono retrocesso anche a Empoli, ma quella con la Samp è la più grande delusione della mia carriera».

Eppure, l’anno prima la difesa era stata la migliore d’Europa in casa: «Dicono che i difensori non devono parlare molto. Noi eravamo un blocco unico, non c’era bisogno di fiatare. Era tutto automatico, sapevanmo prima i movimenti di ognuno ed eravamo un passo più avanti degli altri». Forse la Samp del 2009-10 fu la più bella dopo quella scudettata: «Dopo aver raggiunto i quaranta punti ci siamo guardati in faccia e i risultati ci hanno dato ragione. Con Delneri ho giocato a memoria e mi sono divertito con lui come con nessuno – racconta il difensore, oggi all’Atalanta – Sembravamo una squadra da PlayStation».

Un consiglio a Denis per affrontare il suo ex compagno Gastaldello: «Affrontare Gasta è difficiile, noi abbiamo due centravanti forti e possono far male, ma smarcarsi dal capitano della Samp è un problema per tutti». C’è una curiosità da svelare ai tifosi blucerchiati: «Sì, è vero (ride, ndr). Quando gioco il mio… derby contro il Genoa ascolto sempre “Lettera da Amsterdam” prima di scendere in campo. Mi ricorda tutto l’ambiente e mi dà la carica: sembra che la Sud mi spinga». Parla quasi da tifoso Lucchini: «Da bambino ero interista, ma ormai io sono tifoso blucerchiato – chiude il nerazzurro – Sono orgoglioso di aver fatto parte di quella squadra, non la dimenticherò mai».

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