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Montella: «A Torino con orgoglio. Futuro? Parleremo serenamente»
Ultima conferenza stampa della stagione per Vincenzo Montella, che chiuderà il campionato allo Juventus Stadium contro i bianconeri. Ecco le parole del mister. Si parte dal post Derby, e dalle contestazioni dei tifosi: «È stata una settimana complicata ma dobbiamo ripartire. Ci siamo chiariti con la society per non ripetere errori. Futuro? Riguardo al futuro valutaremo se le ambizioni e le esigenze coincideranno. Con Ferrero ho un ottimo rapporto sia personale che professionale. Non ho mai chiesto un taglio di teste. Se mi sarà chiesto un parere a riguardo, lo darò sempre e comunque nel rispetto dei ruoli. Non dovremmo ripartire da zero e non si deve buttare via tutto. Qualcosa di positivo c’è stato in questa stagione. La contestazione dei tifosi? Dopo gare che non vanno bene vengono sempre fuori storie sulle serate che fanno i giocatori, ma finché la contestazione rimane con toni civili come capitato negli scorsi giorni vanno accettate e noi dovremo cercare di non ripetere gli stessi errori».
Si passa poi a Cassano e al suo probabile addio, alimentato dall’assenza di oggi dall’allenamento: «Cassano? Per me non è mai stato licenziato, ieri si è allenato regolarmente, stamattina sono arrivato al campo e non l’ho visto, il medico mi ha poi riferito che non è stato bene nella notte».
Bilancio della stagione, che non può che essere negativo: «La stagione? Abbiamo fatto i nostri 40 punti, ma potevamo fare molto di più, avevamo certamente altre aspettative. Questo gruppo, questi giocatori valgono più di questi 40 punti. Dopo la gara con la Lazio è calata la concentrazione. Il futuro? Non abbiamo ancora deciso niente: ci siamo dati appuntamento a settimana prossima e parleremo molto serenamente».
Domani a Torino in prima squadra ci sarà anche il giovane Ponce, alla prima convocazione: «Ho chiamato Ponce perché ha fatto una grande stagione in Primavera, ma non posso garantire nulla su una sua eventuale presenza. Con lui ci sarà anche Calò che avevo portato a Palermo, voglio far assaporare loro l’aria della prima squadra, hanno grande futuro».
Bilancio personale di Montella e considerazioni su quanto avvenuto in questi mesi dal suo arrivo: «Un allenatore deve essere bravo anche a subentrare, e il mercato ha complicato un po’ le cose: abbiamo dato via Regini che giocava sempre ed è arrivato Dodô che non giocava da mesi, stessa identica cosa per Ranocchia al posto di Zukanovic, Sala doveva essere il sostituto di Carbonero dopo il suo infortunio ma si è fatto male subito. Abbiamo dovuto ritrovare l’amalgama. L’assetto tattico della Samp sarebbe dovuto essere quello con Cassano centravanti ed Éder e Carbonero ai lati, ma capisco le esigenze di una società come la Samp, Éder a una certa età e a una certa cifra non si poteva dire di no».
Infine si pensa alla Juventus. «Domani a Torino vogliamo chiudere degnamente il nostro campionato, per noi e per il nostro orgoglio. Il rompete le righe? Ufficiosamente sarà domani sera, questo gruppo è partito lo scorso anno il primo luglio, hanno speso tantissimo a livello nervoso e sono arrivati alla fine scarichi mentalmente. Hanno vissuto una stagione sotto le aspettative e nella quotidianità questo pesa molto».