Mihajlovic: «Non importa quanto corri, ma dove corri e perché corri» - Samp News 24
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2014

Mihajlovic: «Non importa quanto corri, ma dove corri e perché corri»

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La Sampdoria si prepara alla trasferta di Cagliari con le certezze ottenute lungo questo breve ma intenso cammino, che da inizio stagione non ha mai donato alcuna delusione alla squadra di Sinisa Mihajlovic. La sosta potrebbe aver interrotto l’euforia momentanea, non la voglia di entrare in campo e dimostrare che questo gruppo può ancora regalare tante emozioni ai propri tifosi.

Una partita complicata, quella contro Zeman, che però in casa non ha mai ricevuto dai suoi prestazioni brillanti e all’altezza come in quel di Milano, per citare la vittoria più recente dei sardi. Le difficoltà, anch’esse, restano: starà ai blucerchiati farne polvere e condurre la nave in porto con, ancora una volta, il bottino pieno.

Prima della rifinitura, conferenza stampa per il tecnico serbo nella sala del “Mugnaini”.

La premessa di Mihajlovic è doverosa, rivolta alla citta di Genova colpita dalla tremenda alluvione: “Prima di parlare di calcio, vorrei parlare di cose più importanti che sono accadute a Genova. Penso che ci sono momenti in cui in una partita sono poco difficili da affrontare a confronto dei drammi che sta passando la città. Volevo portare i nostri ragazzi a spalare fango. Ma poi avremmo portato solo confusione. Saremmo stati noi la notizia, invece non eravamo noi le facce da inquadrare. Vogliamo aiutare in due modi: creando un fondo e con lo sponsor sulle maglie; secondo, vincendo domani e far tornare il sorriso, anche se immagino che sarà poco. Penso che se ognuno di noi, i politici e chiunque altro facesse il suo lavoro con onestà si potrebbero evitare questi drammi. Per quanto riguarda il calcio domani con la partita di Cagliari finisce il ciclo della partite alla nostra portata».

Passando al match: «Il bilancio è positivo, miglior difesa insieme alla Juve, terzi in classifica. Se avessimo detto all’inizio che ci saremo trovati a un punto dalla Roma si sarebbe detto che è la Roma a stare in crisi. Sarà una partita dura con Zeman, con lui è difficile pareggiare. Conoscendolo e conoscendo Cagliari loro non eviteranno di attaccare. “Non importa quanto corri, ma dove corri e perché corri”. Ci affronteremo per la prima volta, gli lanciò una scommessa: chi perde offre la cena a Roma, so che non è un tipo di manica larga».

Un pensiero alla Nazionale e a nessun blucerchiato convocato: «Ne approfitto per ringraziare Conte per non aver convocato nessuno dei nostri e aver permesso di allenarci bene. Lo invito a venirci a trovare, siamo terzi in classifica».

Tornando alla analisi della sfida, Mihajlovic afferma: «Le squadre di Zeman giocano sempre per vincere. Spero sia una bella partita. Con Zeman o perdi o vinci, è difficile pareggiare. Siamo convinti che se giochiamo come sappiamo potremo fare risultato. Mi rendo conto che le partite dopo le soste creino difficoltà, però sono convinto che faremo bene».

In quanto a somiglianza col boemo: «Come simpatia siamo uguali, sembra antipatico ma è simpatico. Lui fuma più di me, parla più basso di me. Ma siamo tutti e due persone oneste e coraggiose».

Piccola parentesi sulla presenza in campo di Gastaldello: «Giocherà se sta bene».

La Samporia sta ricevendo molti ascolti, con apparizioni in televisione e le prestazioni in campo: «Penso che si parli della Sampdoria soprattutto per i risultati che sta ottenendo. Anche per il presidente, ma i risultati nel calcio sono tutto. È merito soprattutto dei giocatori, il presidente quando va in televisione alza l’audience».

Da amante della propria patria e da ex tecnico della Serbia, un commento sugli avvenimenti durante la sfida contro l’Albania: «Non vorrei commentare. Il calcio deve rimanere calcio. Sicuramente mi dispiace, son tutti giocatori che ho chiamato io in Nazionale. Ho visto la partita, facevo naturalmente tifo per la mia Nazione, però faccio fatica da sportivo. Non si doveva giocare? Mi chiedo perché: noi contro la Croazia avevamo giocato».

Per concludere, un bilancio finale sulle partite finora disputate: «Noi in queste sette partite, compresa quella di domani, abbiamo affrontato squadre alla portata. Le prossime sicuramente sono squadre più attrezzate di noi, ma non è detto che vinceranno. Volevamo fare 9 punti in queste ultime tre partite, 6 li abbiamo fatti, se facciamo anche domani potremo affrontare le partite con spirito libero. Non vuol dire che le partite con Atalanta e derby fossero più facili, perché nel calcio a volte è più difficile una partita con squadre che si chiudono».

In collaborazione con l’inviato Gabriele Corso

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