2014

Mihajlovic in conferenza stampa: «Butteremo giù Giulietta dal balcone»

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Puntuale come al solito, alle 10,15 ha avuto inizio la consueta conferenza stampa pre-partita di Sinisa Mihajlovic, Daniele Gastaldello e Angelo Palombo.

Si parte subito con una prima domanda sulle condizioni dei ragazzi: «Come sta la squadra? Dovete chiedere a loro due, sono loro i capitani, non voglio scaricare la colpa su di loro, sono i miei ragazzi. La Sampdoria non sbaglierà più atteggiamento, e se accadrà ci metterò la faccia io. Sono i miei uomini, non giocatori».

QUI gli interventi di Gastaldello e Palombo.

Prosegue poi il mister: «Vogliamo riprendere il nostro cammino. Se ci saranno dei cambi? Ci saranno dei cambi in vista anche delle 3 partite in 7 giorni: è normale il turnover. Se davessi dovuto guardarela partita di domenica, avrei cambiato tutti giocatori e pure l’allenatore della Sampdoria. Se qualcuno si sente responsabile, quando giocherà dovrà riscattarsi».

Quindi gli obiettivi della stagione: «Penso che se riuscissimo a mettere quella rabbia e quella carica che avevamo quando sono arrivato, potremo tornare sulla strada giusta. Voglio rivedere quella squadra affamata e rabbiosa, quella squadra che non mi ha mai fatto vergognare di loro, anzi me ne ha reso orgoglioso. Non ci tiene nessuno a fare altre brutte figure. L’obiettivo rimane ancora la salvezza perché ancora non è stato raggiunto».

L’uomo più atteso della giornata sarà sicuramente Maxi Lopez, al rientro dal primo minuto: «Mi aspetto che faccia quello che fa durante l’allenamento, voglio che ripaghi la mia fiducia per averlo portato qua. Non basta un gol».

Occhi puntati sull’avversario: «Mi aspetto un Verona arrabbiato, perché come noi arriva da una sconfitta, ma farò di tutto per buttare giù dal balcone Giulietta. Mi ha fatto specie la domanda di un giornalista, alla fine della gara di San Siro, quando gli veniva chiesto se il Verona fosse in crisi. Lui è stato bravo a rispondere, certe volte i giornalisti non pensano che il Verona è una neopromossa».

Con la collaborazione dell’inviato Gabriele Corso

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