2014

Gastaldello e Palombo: «Como da non sottovalutare. Tutti possono crescere come Mustafi»

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Sampdoria – Como, domani sera, segnerà l’inizio ufficiale della nuova stagione. Le due squadre si incontreranno per guadagnare l’accesso al quarto turno di Coppa Italia, dove si sfiderà la vincentra tra Brescia e Latina. In conferenza stampa, alla vigilia della partita, si presentano Daniele Gastaldello e Angelo Palombo.

Gastaldello: «Ho fiducia in questa squadra, che ha voglia di lavorare e di fare. Sono contento di questo, perché poi partire con un allenatore che conosciamo già è sicuramente un vantaggio. Domani? Abbiamo lavorato come accade sempre in settimana, senza tralasciare alcun dettaglio».

Palombo: «Stiamo lavorando tutti bene, l’inizio è stato più che buono. Abbiamo lavorato anche sul fattore psicologico: non sottovaluteremo l’avversario».

Gastaldello: «Qualche volta puoi trovarti in difficoltà quando incontri le grandi squadre. La mentalità dev’essere quella giusta. Il Presidente ci sta trasmettendo molto entusiasmo. C’è una buona intesa. Adesso arrivano le partite che contano. È andato via un grande giocatore come Mustafi: torno indietro e penso a quando è arrivato. Possono crescere tutti così come ha fatto lui. Se Salamon si impegna con dedizione i risultati arriveranno».

Palombo: «L’anno scorso abbiamo dimostrato che se scendiamo in campo con la giusta mentalità possiamo mettere i bastoni tra le ruote anche alle big. Salamon? Sono contento per lui, perché se lo merita».

Gastaldello: «È una partita trabocchetto: se entriamo con la mentalità giusta ce la possiamo fare. Abbiamo tutto da perdere. Non snobbiamo nulla, nemmeno l’allenamento. Noi due siamo arrivati a pelo a vincerla. Già da domani vogliamo iniziare bene. Come sto? Ho avuto un affaticamento, ma domani ci sarò».

Palombo: «Ci farebbe piacere andare avanti con questa competizione. Il turno scorso tante squadre sulla carta più forti sono uscite. Il 4-3-3 sta andando bene, abbiamo una buona base. Rispetto al ritiro abbiamo iniziato a muoverci già meglio. L’anno scorso il modulo era simile, quindi possiamo cambiarlo volendo. Bisogna migliorare, ma la base di partenza è buona».

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