2013

LIVE – Conferenza stampa presentazione “Trofeo Riccardo Garrone”

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Anche quest’anno il ritiro di Bardonecchia sta per volgere al termine, dopo tredici giorni di fatica la truppa blucerchiata è pronta a far ritorno sotto la Lanterna, dove continuerà la preparazione in vista della prossima stagione, che prevede anche la settimana in terra magiara, in quel di Bük.

Prima di partire per l’Ungheria, però, la Sampdoria sarà chiamata ad un importante appuntamento, la prima edizione del “Trofeo Riccardo Garrone”, che si terrà sabato 3 agosto allo stadio di Marassi contro i francesi dell’Olympique Marsiglia. Un evento a cui nessun tifoso blucerchiato potrà mancare, perché ci sarà la possibilità di vedere la nuova Sampdoria da vicino ci sarà l’occasione di conoscere i giocatori nella consueta passerella di presentazione.

E quest’oggi, in quel di Bardonecchia, la Sampdoria ha indetto una conferenza stampa proprio per presentare questo trofeo, che si spera possa diventare molto importante e significativo col passare degli anni.
Ovviamente noi di SampNews24.com siamo presenti, per riportarvi in diretta le parole del numero uno blucerchiato Edoardo Garrone, quelle del numero 17 blucerchiato Angelo Palombo e le dichiarazioni di Raimondo Sirotti, presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

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A chiudere questa speciale conferenza stampa ci pensa il presidente Garrone che si rivolge così a tutti i tifosi blucerchiati: «Tutti a Marassi il 3 agosto. Sono convinto che sarà una bella festa, io l’ho detto in più occasioni, che a mio padre piaceva lo sport nel senso più puro del termine e quindi onoreremo la sua memoria nel modo migliore, tutti a Marassi!»

Durante la conferenza stampa di presentazione del “Trofeo Garrone”, il sindaco di Bardonecchia, Roberto Borgis, ha approfittato dell’occasione per omaggiare la Sampdoria con un quadro, per ricordare la collaborazione tra la società di blucerchiata e il paese della Val di Susa e che, come ha dichiarato lo stesso Edoardo Garrone, appenderà nel proprio ufficio della società di Corte Lambruschini.

C’è spazio anche per il professor Sirotti, colui che ha disegnato e progettato il trofeo che verrà alzato dai vincitori della partita del 3 agosto: «Duccio aveva una grande passione per l’arte, era molto propenso alla cultura. Il binomio calcio-cultura se ne parla molto, ma alla fine si fa poco; questa invece è l’occasione giusta per portare avanti questo accoppiamento in quanto nei prossimi anni verranno fatto dei concorsi per disegnare il trofeo di questa manifestazione e gli studenti insieme ai docenti avranno la possibilità di confrontarsi con questa realtà. Per quest’anno ho disegnato io il trofeo: avevamo poco tempo e siccome a me le “coppette” non piacciono ho deciso di creare due oggetti in vetro; finora è solo una bozza che riprende le passioni di Riccardo Garrone, la caccia e il mare che saranno abbracciati nei colori blucerchiati».

Prende poi la parola Angelo Palombo, un giocatore che era molto vicino all’ex presidente Riccardo Garrone: «Intanto ringrazio il presidente Edoardo, perché io alla famiglia Garrone devo tutto in quanto per me sono stati una seconda famiglia. Io quando sono arrivato qui ero praticamente un bambino e grazie ai consigli, ma anche alle bacchettate di Riccardo sono diventato uomo. Veniva sempre a parlarci, anche nei momenti difficili, trasmettendo alla squadra una tranquillità immensa, era fatto di un’altra pasta. Mi dispiace che gli abbiamo dato quel dispiacere della retrocessione, io ho sofferto sia per me ma soprattutto per lui».

Continua poi Garrone: «Mio padre ha cercato prima di tutto di gestire la Sampdoria come ha gestito la ERG, senza fare giochetti come è successo ed è venuto fuori in altri casi, bensì facendo chiarezza e gestendo la società in modo serio. Poi si è innamorato della Sampdporia e di alcuni suoi giocatori come questo che è seduto vicino a me (Angelo Palombo n.d.r); vi racconto un aneddoto: quando retrocedemmo in Serie B noi avevamo un problema serio di gestione del bilancio e la Fiorentina ci chiese Angelo Palombo, l’accordo era già stato trovato e io chiamai mio padre dicendogli: “Non so se sarà facile convincerlo, se glielo chiedi tu probabilmente va”; allora Angelo andò da solo a Grondona da mio padre, il quale mi chiamò dopo un’ora dicendomi: “Angelo ha detto di no”. Io a quel punto andai su tutte le furie, perchè mi ero preoccupato per i conti dell’anno dopo e mio padre però me lo disse con un tono di quello che non era arrabbiato, tutto sommato, non lo ammise mai, ma era contento. E quindi mi fregarono in due sia Angelo che mio padre. Il rifiuto di Angelo lo fece contento, perchè mio padre era fatto così, una persona dalle grandi passioni che si innamorava delle persone perbene, quindi questo è merito anche di Angelo che nei rapporti con noi è sempre stato un fedelissimo e questo è il motivo per cui gli abbiamo chiesto di partecipare a questo evento di presentazione».

Le parole di Edoardo Garrone: «L’idea è nata dal fatto che volevamo creaere un’occasione annuale legata alla Sampdoria in memoria di papà. Abbiamo pensato varie soluzioni, poi ci è sembrato, anche nei confronti dei tifosi, che l’occasione migliore fosse la prima partita amichevole estiva, un po’ perchè è un momento di grande curiosità, di grande interesse e poi perché è l’occasione per presentare la squadra. Allora abbiamo deciso di fare una partita con una squadra di livello internazionale, quest’anno sarà l’Olympique Marsiglia, ma ogni anno la ripeteremo con squadre molto blasonate, ci sembrava l’occasione migliore per ricordare mio padre. per ricordare papà e per raduna i tifosi. Mi fa molto piacere che il professor Sirotti abbia preso parte a questo progetto, perché lui poi presenterà la sorpresa di questo evento. Mio padre era molto appassionato di calcio, ma anche di cultura e noi abbiamo deciso di mantenere questo importante binomio. Perchè l’OM? Sono due città di mare, poi c’è un rappaorto particolare tra le tifoserie; è una delle sqaudre più importanti della Francia. Sarò curioso anche io di vedere i ragazzi dopo questi giorni di duro lavoro, saranno forse un po’ imballati ma sono curioso. Ho invitato tutti gli ex collaboratori di mio padre, in quanto è un modo speciale per ricordarlo tutti insieme».

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