2014

Leonardi: «L’ultimo scambio con Osti? Quello Pozzi – Okaka»

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Nella lunga e dettagliata conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti, Pietro Leonardi parla anche di Biabiany, oggetto di contesa con la Lazio nelle ultime ore di mercato. Prima l’offerta della Lazio rifiutata, poi la controfferta e infine ad accordo trovato tra le società, il rifiuto del calciatore. E prima ancora l’interesse della Cina. Tutti passaggi che Leonardi spiega ai cronisti in sala stampa, come riporta Daniele Longo.

«Biabiany non è mai stato proposto: io il cinese non lo conosco, hanno lavorato bene alcuni intermediari. E’ vero l’amore della squadra ma quando ti propongono due, tre volte quanto guadagni diventa difficile. Non c’era niente di concreto tant’è che mi sono anche innervosito. Per esempio a Milano c’erano tanti giornalisti, qualcuno è qui, ero rintanato dentro una stanza e non potevo andare nemmeno in bagno. Ho scelto un Hotel diverso dall’Ata per dare maggiore riservatezza. Mi era stato riferito che Ghirardi si era mosso per la prima volta ma non è vero, l’abbiamo fatto per risparmiare sul telefono (ride n.d.r.). Si è molto divertito perchè tanto non abbiamo concluso niente. La scelta di Biabiany è motivo d’orgoglio, è voluto rimanere perchè crede nel progetto Parma. Significa che qualcosa di buono la stiamo facendo. Biabiany aveva una situazione contrattuale che ha fatto l’appetito a diverse squadre, il Milan voleva il giocatore in prestito ma noi non abbiamo bisogno di fare tali operazioni. Ho sentito della presunta chiamata di Lotito a Ghirardi ma vi posso dire che la Lazio era sul ragazzo da tempo, veniva sollecitato da Tare, ma dovevano fare prime delle uscite. Noi abbiamo appreso la volontà del giocatore e siamo stracotenti e speriamo di rinnovare per non fare un’operazione che a luglio diventi difficile: dobbiamo parlare con la Sampdoria»

La Sampdoria e Biabiany sono legate a filo doppio, in quanto il Parma ha ancora da “saldare” una parte con il club di Corte Lambruschini. Ma, come puntualizza Leonardi, nella trattativa Lazio – Biabiany il direttore Carlo Osti non è stato protagonista: «Con tutto il rispetto per Osti, che è uno stimato protagonista, lui non c’era con la Lazio. Era Sagramola a rappresentare la Samp, forse voleva dire che se c’era maggiore tempo era più facile convincere il giocatore. L’ultimo scambio che avevo fatto con Osti era quello Pozzi-Okaka ed è andata molto bene».

Con Osti però si era concluso l’accordo per lo scambio tra Pozzi e Okaka. Il neo attaccante del Parma, che ha ottenuto la maglia numero 10, andrà a giocarsi il posto con altri attaccanti molto forti come Cassano, Palladino, Amaurì e Sansone.
«A me Pozzi ricorda Inzaghi per la rapidità con cui si muove in area» conclude Leonardi sottolineando che non sarà una riserva di Amauri ma un giocatore che saprà dare all’allenatore nuove prospettive di gioco.

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