2013

Legge sugli stadi, nessuna “scorciatoia” nel patto di stabilità

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Nessuna via preferenziale per la realizzazione di impianti sportivi, il Governo voleva inserire il testo sugli stadi nella legge di stabilità ma questo procedimento è definitivamente saltato. Tutte le belle parole di Alfano, di Letta e delle altre figure di spicco della nostra classe dirigente si sono scontrate contro il Parlamento. La Commissione bilancio del Senato ieri ha deciso che l’emendamento venisse spacchettato e nella legge di stabilità ci saranno solo i fondi sbloccati dai fondi del Credito sportivo che serviranno per ristrutturare gli stadi già esistenti ed adeguare gli impianti alle norme vigenti in materia di sicurezza. 

L’unico a riporre ancora fiducia in questo escamotage è il premier Enrico Letta, il quale come Malagò – presidente del CONI – spera in una approvazione del testo in tempi brevi. Ieri il Governo ha chiesto di porre la fiducia sulla legge di stabilità al Senato. Il testo sarà blindato ma come riporta La Gazzetta dello Sport sarà difficile tornare a inserire nel testo il procedimento sull’accelerazione dell’iter per l’impiantistica. L’ultima ipotesi, sempre secondo il quotidiano sportivo milanese, è quella di inserire la proposta in una più ampia idea di riqualificazione del territorio.

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