2013

Le spy story del calcio moderno: da Sacchi a Mazzarri, fino a De Prà

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Non è stato il primo e non sarà nemmeno l’ultimo Luca De Prà, preparatore dei portieri delle giovanili del Genoa trovato ieri dal team manager Ajazzone a spiare la Sampdoria a Bogliasco. Le storie di spionaggio sono tante e negli anni si sono sempre perfezionate, partendo addirittura da Arrigo Sacchi. Il suo assistente era Natale Bianchedi, un fedelissimo, che partiva per escursioni all’estero in impermeabile da tenente Kojak. Tutte storie che l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta minuziosamente.

Ma anche Walter Mazzarri, ex conoscenza di Bogliasco, è noto a queste pratiche: Claudio Nitti, il suo 007, è indubbiamente il re dei travestimenti. La sua macchina ne ha tantissimi all’interno e da quando si finse ciclista arrivò anche a nascondersi con delle buste della spesa in mano nella parte dell’uomo di casa. Un fallimento, però, macchia la carriera di Nitti: a Pechino, prima della Supercoppa 2012, venne trovato da Conte nella palestra della Juventus mandando il tecnico bianconero su tutte le furie. 

Tutti racconti che danno un senso all’azione di Luca De Prà, ora scaricato dal Genoa. Inutile fare del falso moralismo dicendo che un comportamento del genere non fa parte del modus operandi della società rossoblu: spiare fa parte della battaglia. Ad ammetterlo non muore nessuno. 

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