2013
Le 5 peggiori sconfitte dell’era Riccardo Garrone
Ora che il primo Trofeo Garrone è alle porte non si può non fare un balzo all’indietro e ricordare tutti i momenti emozionanti della gestione del grande Presidente Riccardo Garrone, iniziata nel 2002. Ripercorriamo in questo articolo le peggiori cinque sconfitte della presidenza targata “Duccio” Garrone.
5. Inter- Sampdoria 3-2 ( Tonetto 43′, Kutuzov 83′, Martins 88′, Vieri 91′, Recoba 93′)
9 Gennaio 2005, 18a giornata del campionato di Serie A 2004/2005
Una partita pazzesca che ha visto la Sampdoria di Novellino dominare la corazzata neroazzurra di Roberto Mancini per tutta la partita. La Samp segna il 2-0 con Kutuzov a due minuti dalla fine e sembra aver chiuso il match. L’Inter non demorde e in soli sei minuti, dopo il gol di Oba Oba Martins, realizza una delle rimonte più incredibili della storia del nostro campionato trovando, con El Chino Recoba, un sinistro velenoso da distanza siderale che si insacca alla destra di Antonioli: 3-2.
4.Nocerina-Sampdoria 4-2 ( Di Maio 26′, Castaldo 34′ (rig), Catania 66′ (rig), Maccarone 80′, Del Prete 81′, Maccarone 84′)
29 Ottobre 2011, 12a giornata del campionato di Serie B 2011/2012
La sconfitta di Nocera Inferiore rappresenta, senza paura di essere smentiti, una delle pagine più vergognose,sportivamente parlando, della storia blucerchiata. Una gara senza storia, giocata dagli uomini di Atzori con una superficialità e fragilità senza eguali nella storia recente del club. La squadra di Auteri, che doveva ancora vincere fra le mura amiche, sembrava appartenere a un’altra categoria schiacciando la Samp sia dal punto di vista fisico che mentale. Al termine della gara venne data la famosa fiducia “a tempo” a mister Atzori. Punto di non ritorno.
3.Genoa-Sampdoria 2-1 (Floro Flores 46′, Pozzi 68′, Boselli 97′)
8 Maggio 2011, 36a giornata del campionato di Serie A 2010/2011
Una partita che tutti ricordano nella stagione più brutta e dolorosa della storia blucerchiata. Quel tiro della “meteora” Boselli, infilatosi nello stesso angolo del (purtroppo) famoso gol di Rosenberg, che distrugge le ultime speranze della Samp di restare in serie A. La delusione di un derby perso e di un sogno infranto: l’incubo della stagione 2010/2011 si concluse quella notte.
2.Lazio-Sampdoria 1-1; 6-5 d.c.r. ( Zarate 4′, Pazzini 30′)
13 Maggio 2009, Finale di Coppa Italia 2008/2009
La prima e unica finale della presidenza Garrone si conclude con grande amarezza sugli errori dal dischetto di Cassano e Campagnaro, che consegnano alla Lazio di Lotito (e di Delio Rossi) il primo titolo della sua gestione. I ragazzi di Walter Mazzarri, arrivati alla finale dopo aver schiantato l’Inter di Mourinho, giocano una partita gagliarda e tatticamente solida. Il pubblico doriano invade l’Olimpico e mostra a tutta Italia cosa significa amare la propria squadra. L’errore di Campagnaro dal dischetto, le lacrime di tutti noi. Nessuno avrebbe pensato però che da questa delusione sarebbe nato il quarto posto del campionato successivo.
1.Sampdoria-Werder Brema 3-2 (Pazzini 8′ e 13′, Cassano 85′, Rosenberg 93′, Pizzarro 100′)
24 Agosto 2010, ritorno dei Preliminari di Champions League 2010/2011
E’ paradossale che la più grande delusione sportiva dell’era Garrone coincida con una delle partite più spettacolari e ben giocate dalla Sampdoria nella sua storia recente. Dopo la sconfitta per 3-1 nella gara d’andata, i ragazzi di Di Carlo giocano una gara di ritorno sensazionale portandosi sul 2-0 (doppio Pazzini) dopo appena tredici minuti e chiudendo, apparentemente, i conti a cinque minuti dalla fine con un tocco delizioso di Antonio Cassano. I gironi di Champions sono alle porte ma un gol al terzo minuto di recupero di Rosenberg distrugge tutto quanto e fa iniziare il tracollo della Samp che culminerà, nove mesi più tardi, con la retrocessione in serie B. Un gol spartiacque, quello di Rosenberg, per una storia che poteva cambiare radicalmente. E in un certo senso l’ha fatto: sliding doors.