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Lazio-Samp, lo staff racconta i retroscena: «Mai visto Giampaolo così scosso»

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Giampaolo, Foti, Catalano e Micarelli raccontano il pareggio a Roma dalla loro prospettiva: «Ce ne eravamo già andati tutti»

Lazio-Sampdoria è una partita che resterà per moltissimo tempo nella mente dei giocatori e dei tifosi blucerchiati. Il sogno di portare via i tre punti dall'”Olimpico” era stato distrutto dalla rimonta biancoceleste, soprattutto dal rigore dubbio concesso dall’arbitro Massa dopo una lunga consultazione al VAR. La rete di Riccardo Saponara al 99′, però, ha riportato la Samp sul pareggio e ha fatto esplodere di gioia non solo i giocatori in campo, ma anche i componenti dello staff blucerchiato, che raccontano l’incredibile esperienza di quella sera: «Non riesco mai a vedere il recupero – dice Salvatore Foti, soffro troppo. Vado nello spogliatoio, fumo e controllo sul telefonino il risultato, aggiornandolo in continuazione». Arriva il rigore per la Lazio, e il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo si imbestialisce e rientra anch’egli nel tunnel: «L’ho fatto per non farmi espellere, sono andato direttamente sotto la doccia talmente arrabbiato che pensavo di non presentarmi nemmeno alla conferenza stampa. Non si può dare un rigore così».

Ad aver abbandonato la panchina è stato anche il preparatore atletico Massimo Catalano: «Non ce la facevo a vedere il rigore di Immobile. E mi sono fermato lì fuori – racconta a il Secolo XIX -, nel corridoio. Ho visto improvvisamente Giampaolo passarmi davanti ed entrare nello spogliatoio». Il tecnico doriano si ferma davanti a Foti, che ha in mano il cellulare, e gli chiede di rivedere il penalty assegnato ai padroni di casa: «Mi dice “Lillo fammi vedere se era rigore… fammi vedere se era rigore…”. Ma io sul telefonino non ricevevo le immagini in diretta, non sapevo niente di quello che stava succedendo, controllavo solo il risultato su un altro sito live: 1-1, un refresh dopo l’altro e alla fine vedo 2-1, rigore di Immobile. Capisco che è successo qualcosa di ingiusto, non avevo mai visto Giampaolo così scosso».

Intanto, in panchina con la partita ancora in svolgimento è rimasto un altro collaboratore, Fabio Micarelli: «Non vedevo Giampaolo, credevo lo avessero espulso». Saponara mette dentro il pallone del 2-2 all’ultimo respiro: «Ho esultato lì, nell’area tecnica, incredulo. E mi è venuto un ferocissimo mal di testa, sentivo i tifosi della Lazio dietro di me gridare, mi sembrava quasi che mi esplodessero le tempie. Non ho aspettato il fischio finale, mi sono precipitato nello spogliatoio. Ho aperto la porta, ho visto Lillo fermo a guardare il telefonino eMarco fermo sotto la doccia, con le mani sul petto. Gli urlo “Marco, Marco, 2 a 2, gran gol di Saponara”, mostrandogli il risultato con indice e medio delle due mani. Ricorderò per sempre il cambio di espressione del suo volto, vado sotto la doccia anch’io, vestito e lo abbraccio». Un misto di incredulità, felicità e carica adrenalinica regna sullo spogliatoio che ancora attende gli eroi blucerchiati, intenti a festeggiare sul campo. Giampaolo trova la forza di fare una sola domanda: «Ma è finita?».

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