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Lazio, Lotito alla Procura di Avellino: «Mi vogliono incastrare»

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Lazio, tre ore di colloquio tra Lotito e la Procura di Avellino: il presidente biancoceleste ha chiarato i dubbi degli inquirenti

Claudio Lotito, a quanto riporta il Corriere della Sera, è stato ascoltato come persona informata sui fatti – in relazione alla questione tamponi – per ben tre ore dalla Procura di Avellino. Ieri in macchina con la scorta è arrivato un’ora prima all’audizione fissata alle 14.30 col pm D’Onofrio.

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L’indagato al momento è solo Taccone, il proprietario dello studio Futura Diagnostica a cui la Lazio affida l’analisi dei propri tamponi ormai da maggio: «Perché proprio ad Avellino? All’epoca non ci stava nessun altro laboratorio privato convenzionato nella Regione Lazio», ribadisce agli inquirenti Lotito. Che chiarisce anche date di allenamenti di giocatori, comunicazioni all’Asl, mail e carte sequestrate a Formello. Prima di far partire il suo sermone spontaneo: «Qualcuno mi vuole incastrare e voi state cadendo come a Napoli nel tranello».

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