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LAVAGNA TATTICA – Le difficoltà che Ranieri deve sistemare

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In Lecce-Sampdoria, i blucerchiati hanno concesso abbastanza tra le linee. Troppo spazio tra mediana e retroguardia

Oltre alle difficoltà offensive, a Lecce la Sampdoria ha concesso abbastanza spazi tra le linee. Nelle intenzioni, i blucerchiati si difendevano con un 4-4-2 piuttosto prudente che voleva bloccare il centro del campo. Nella pratica, il Lecce ha mosso abbastanza bene la struttura difensiva avversaria, trovando tante ricezioni interne per Falco e Saponara.

Quando apparentemente non c’era spazio, il Lecce tornava indietro o faceva girare la palla tra i propri difensori per allargare le file rivali. Finiva spesso che la maglie della Sampdoria si aprissero, con i salentini che potevano così verticalizzare. Ekdal e Thorsby erano spesso presi alle spalle.

Un esempio in questa slide. Il Lecce trova superiorità posizionale alle spalle dei due mediani, troppo distanti tra di loro.

Oltre alla lentezza e larghezza del centrocampo, c’era anche una linea difensiva che non accorciava. Di conseguenza, si è visto ampio spazio tra mediana e retroguardia, con Falco e Saponara che avevano abbastanza campo tra le linee.

Queste situazioni si sono ulteriormente accentuate con il passaggio del Lecce al 4-2-3-1: nei minuti successivi a tale cambio, la Sampdoria ha sofferto ancora più buchi tra le linee, con i blucerchiati che hanno fatto molta fatica nel leggere i movimenti dei fantasisti salentini.

Col 4-2-3-1 del Lecce, i terzini davano ampiezza e le ali entravano molto dentro al campo. A causa dell’eccessiva lunghezza della Sampdoria, i salentini hanno così usufruito di tanti spazi tra le linee.

Insomma, nonostante la fondamentale vittoria, i blucerchiati hanno avuto diversi problemi nella trasferta di Lecce.

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