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LAVAGNA TATTICA – Cosa salvare della gara di Bergamo

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La Sampdoria di Ranieri ha disputato una gara molto ordinata difensivamente a Bergamo. L’Atalanta ha faticato a sfondare

Nonostante il rammarico per la sconfitta, la Sampdoria di Ranieri è riuscita a mettere in seria difficoltà un’Atalanta in uno strepitoso periodo di forma. Per larghe fasi del match, la fase difensiva dei liguri ha notevolmente limitato la pericolosità dei padroni di casa. Il 4-5-1 era corto e compatto tra i reparti, per la Dea era problematico trovare ricezioni alle spalle del centrocampo avversario. Pasalic e Freuler rimanevano bloccati, mentre Gomez – come capita spesso – abbassava la sua posizione fino a diventare quasi un mediano. Di conseguenza, c’erano pochi riferimenti tra le linee, si è ricorsi troppi volte al lancio lungo per l’isolato Zapata.

il 4-5-1 della Sampdoria copre molto bene il centro. Mancano riferimenti tra le linee all’Atalanta.

L’Atalanta è spesso stata sterile anche in uno dei marchi della casa, ossia le triangolazioni in fascia. Quando la Dea, col centro bloccato, allargava il gioco (quasi sempre a destra), la Sampdoria era sempre quasi irreprensibile nello scivolare orizzontalmente in fascia. Ilicic e Hateboer, che spesso seminano il panico quando combinano a destra, hanno inciso poco in spazi intasati poiché mancava lo spazio per associarsi. Da segnalare l’attenzione di Colley, che compiva uscita spesso coraggiose per seguire lo sloveno.

La Sampdoria copre bene l’ampiezza, l’Atalanta non riesce a triangolare.

Alla fine, l’Atalanta – come succede praticamente sempre – ha trovato il gol della vittoria. Questa partita però ci consegna una Sampdoria molto ordinata e sul pezzo, con una forte unità d’intenti da parte della squadra. Segnale importante in chiave salvezza.

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