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Largo ai giovani: a Verona torna titolare Vieira

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Giampaolo darà un po’ di riposo a Ekdal, ancora non al meglio dopo l’infortunio con la Svezia: Vieira pronto a guidare il centrocampo

Contro l’Empoli il tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo ha schierato la miglior formazione possibile per due motivi: tornare a vincere una partita di campionato dopo il derby di aprile e, contemporaneamente, mettere a tacere le voci su un possibile “scansamento” dei blucerchiati attuato ad hoc per inguaiare il Genoa nella lotta per non retrocedere. Una mossa, questa, che non ha prodotto risultati particolarmente brillanti, vista soprattutto la differenza di motivazioni fra i blucerchiati e gli azzurri tradottasi poi in una sconfitta interna che non ha certo messo al riparo la Samp dalle ipotesi complottistiche di molti tifosi.

Vista dunque la poca utilità di giocare anche con i migliori, secondo Il Secolo XIX Giampaolo avrebbe deciso di andare a Verona con una formazione, se non sperimentale, quantomeno non ortodossa – se con ciò intendiamo l’undici titolare che il tecnico ha sempre schierato in stagione. Il primo a beneficiare di questa scelta sarà Ronaldo Vieira: pagato più di sette milioni in estate, il giovane inglese ha collezionato quattordici gettoni in campionato – sei dal primo minuto -, nemmeno pochi considerando che davanti a sé ha avuto per tutta la stagione uno degli inamovibili assoluti della Sampdoria, Albin Ekdal.

Proprio lo svedese, però, dopo il brutto infortunio al ginocchio rimediato a marzo con la Svezia non è più riuscito ad esprimersi al meglio per via delle difficoltà nella cicatrizzazione della ferita. L’ex Amburgo ha sempre giocato con una fascia protettiva che ne ha limitato i movimenti e che ha condizionato la sua libertà di intervento nei contrasti, un motivo in più per dare al numero sei doriano un po’ di riposo ora che i suoi servigi non sono certo fondamentali per la squadra. Ecco allora che contro il Chievo dovrebbe tornare titolare Vieira, che ha alternato prestazioni convincenti – o addirittura sontuose, come l’esordio dal primo minuto con la Roma – ad altre meno buone e più timide. Le ultime due partite della stagione saranno una buona palestra per l’ex Leeds, che dall’anno prossimo non avrà più la scusante dell’adattamento al calcio italiano e dovrà cercare di guadagnarsi un minutaggio maggiore.

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