Hanno Detto
Lanna: «Vigilo sulla cessione. Vialli? Ecco cosa gli ho detto»
Marco Lanna fa il punto della situazione in casa Sampdoria: dall’obiettivo salvezza, al mercato fino alla battuta irripetibile di Vialli
Marco Lanna, in una lunga intervista a Il Secolo XIX, ha fatto il punto della situazione sulla Sampdoria. Dall’obiettivo salvezza alla cessione del club: le parole del presidente blucerchiato.
COMMENTI POST MILAN – «Il più critico è sempre Pietro Vierchowod, mi ha scritto ancora dopo la partita con il Milan. C’era qualcosa che non gli è piaciuto. Ma anche gli altri nella nostra chat “Quelli che si ritrovano” sono attivi, Moreno Mannini, Luca Vialli, anche Roberto Mancini».
SAMPD’ORO – «Certo che mi farebbe piacere avere qualcuno dei miei vecchi compagni al fianco. Sono rimasti tutti Sampdoriani dentro, se alzassi il telefono e li chiamassi, correrebbero qui. E, in pi ù hanno tutti grandi capacità professionali. Sento che si potrebbe costruire qualcosa di buono, al di là degli investimenti. Lavorando bene ci potremmo togliere delle soddisfazioni».
SOGNO –«Nel calcio di oggi contano i fatturati. E competere con quelli delle big non si può. Bisogna studiare percorsi alternativi, nel medio termine. Anche Paolo Mantovani partì dal nulla o quasi. Iniziò a comprare i giovani italiani migliori e li convinse al punto che non vollero più andarsene dalla Samp. Noi oggi non possiamo acquistare i giovani migliori. Dobbiamo costruirceli in casa, investendo sul settore giovanile, e qualcuno andare a prendercelo fuori. E fidelizzare i calciatori di esperienza. Bisogna ricreare quella stessa idea lì di Sampdoria. Se viene percepita come un punto darrivo, una tappa di un percorso di crescita e non di trading, magari ci credono. In cinque o sei anni la Samp di Mantovani vinse lo scudetto. Non dico che la Samp può puntare allo scudetto, ma potrebbe diventare come lAtalanta».
SALVEZZA – «Non sarà una passeggiata, certo. Bisogna affrontare ogni partita abbinando qualità e cattiveria, la grinta di una squadra che deve salvarsi. Ritengo la nostra rosa superiore a quella di diverse altre squadre, anche se non siamo riusciti per questioni economiche a prendere un’altra punta. L’infortunio di Gabbiadini ha complicato le cose, Giampaolo dovrà cavarsela con quello che ha».
D’AVERSA – «Siamo sulla strada giusta. Ma la conferma ci vorrà contro Empoli. Cambiare allenatore non è stato semplice. Anche perchè D’Aversa ha lavorato in condizioni difficili e venendo messo in discussione quasi a ogni sconfitta. Alla luce di tante considerazioni, i suoi venti punti sono stati un grande risultato».
QUESTIONARIO – «Ci hanno risposto finora in più di 7.000. Tra i motivi principali delle assenze allo stadio ci sono il Covid e la mancanza di risultati. Su alcuni aspetti possiamo lavorarci, su altri meno. Se da aprile si tornerà al 100% della capienza, abbiamo in mente alcune iniziative, incluso il mini abbonamento per le ultime cinque in casa contro Juventus, Roma, Genoa, Salernitana e Fiorentina. A prezzi modici. Spero che il tifo venga messo al di sopra di tante altre considerazioni. Ricordo che nel 2002 in una situazione di enorme difficoltà lo stadio era pieno. La mancanza di risultati può essere un problema, ma se sei un tifoso lo superi e vieni allo stadio».
APRIRE BOGLIASCO – «Covid permettendo, confermo di volere aprire Bogliasco il pi ù possibile. Finchè non sarà pronta la tribunetta installandone magari una nel parcheggio di quelle tubolari. Culturalmente per la Samp il Mugnaini è sempre stato un luogo di aggregazione. Mai state barriere. Non siamo la Juventus, o l’Inter o il Milan. Bisogna tornare a fare diventare la Samp una famiglia».
CESSIONE SAMPDORIA – «Vorrei sottolineare il lavoro fatto quotidianamente dagli uomini della Sampdoria. Non solo CdA, ma di tutte le aree della sede in questo delicatissimo momento. Le deleghe prevedono che Vidal, che sento, non debba informare il CdA delle trattative fino alla fase decisiva. Anche a noi adesso arrivano solo voci, anche di interessi abbastanza spinti, ma sempre voci. Quindi stiamo andando avanti con l’idea che non cambi la proprietà, programmando con le limitate risorse che abbiamo. Una data segnata sul calendario c’è, ad aprile. Se non sarà successo niente prima, lì Vidal ci dovrà dare indicazioni. Una trattativa del genere penso possa richiedere anche due o tre mesi. E nel frattempo c’è un mercato da impostare».
SENZA CESSIONE – «Ci dovremmo ridimensionare ancora un po, ma non per questo saremmo meno forti di altre. Ci sono formazioni che ci precedono con un monte ingaggi inferiore, come lEmpoli. Puoi sopperire con la programmazione. Qualche conferma, qualche giovane preso fuori, qualcuno promosso dalla Primavera, si può fare un bel lavoro. Sensi, poi, potrebbe avere riaperto una strada, quella della Samp come piazza per rilanciarsi o lanciarsi».
FARE LA GUERRA – «Ho usato un termine un po forte. Sono pi ù un angelo custode che vigila. Ho messo la faccia in questa situazione e ce la metterò anche in quel contesto lì. Premesso che nessuno avrebbe l’interesse a cedere la Samp a qualche personaggio strano».
COMPRATORE STRANIERO – «L’importante è che questo soggetto straniero sia consapevole di avere comprato un’anima, una storia. Che chiunque arrivi sia accolto bene, anche se non metterà uno di noi come presidente. Che voglia fare rivivere quel sentimento che si respirava con Mantovani o Garrone. Se poi chi arriverà volesse conservare questa struttura, ne sarei felicissimo. Se volesse mettere Luca presidente altrettanto, sarei strafelice e iper tranquillo. Vedremo».
VIALLI COSA HA DETTO DI LANNA PRESIDENTE – «Una battuta che non posso ripetere gli ho risposto “Luca, tu sei un attaccante. Meglio mettere un difensore ora per difendere il fortino”».