2014

Laczko, prigioniero a Padova: «Non mi fanno giocare e non vogliono rescindere»

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Quella di Laczko al Padova, sarà un’avventura certamente da ricordare… in negativo. Il terzino ungherese, impiegato 15 volte nel girone di andata, sta vivendo un vero incubo in biancorosso, come lui stesso ha raccontato. Tutto ebbe inizio quasi un mese fa, a fine gennaio: «Il 26 gennaio abbiamo giocato la prima gara di quest’anno, nella quale – come nella maggior parte di quelle precedenti – sono stato schierato fin dall’inizio. In quel momento nulla lasciava presagire che il 5 febbraio mi avrebbero convocato per comunicarmi che avrei potuto partecipare agli allenamenti ma nelle restantii partite non sarei più sceso in campo. Dire che sono rimasto scioccato è un eufemismo. Fino ad allora non mi era neppure passata per la testa l’idea di andar via, ma ora sì. Visto quanto successo,non certo mi sono fatto un’opinione dei dirigenti del club e non è lusinghiera».

Il terzino ne ha ancora da dire verso la società, colpevole di non essere stata in grado di gestire la sua situazione: oltre a non volerlo far giocare, non vogliono neppure risolvere la situazione tramite rescissione del contratto. Insomma, Zsolt Laczko è un vero e proprio prigioniero in quel di Padova: «Non capisco perché mi paghino, visto che non mi fanno giocare. Non vogliono neppure saperne di rescindere il contratto. Quando il direttore sportivo mi ha comunicato la decisione, non ha osato guardarmi negli occhi, e da allora non risponde al telefono né a me né al mio procuratore, e sono riuscito a parlargli di recente soltanto andandolo a cercare alla sede del club».

Certo, se il giocatore avesse ascoltato le sirene che lo chiamavano a gennaio… Ma ormai, se ne parlerà a giugno, quando il contratto con il club di Serie B sarà scaduto. L’idea del blucerchiato i prestito, è di lasciare l’Italia: «A gennaio avrei avuto diverse opportunità di trasferimento, ma non mi passava neanche lontanamente per la testa l’idea di andarmene. Adesso sto considerando la Russia, l’Ucraina e altri tre-quattro altri campionati, se mi facessero una proposta e gli italiani mi lasciassero andare». Queste le dichiarazioni rilasciate dal calciatore a Nemzeti Sport.

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