2013

La storia di Massimiliano Gallino: una pallonata mette a rischio un rene, ma ora sta meglio

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Massimiliano Gallino, giovanissimo portiere degli Allievi Nazionali blucerchiati, sta finalmente meglio dopo la pallonata ricevuta qualche giorno fa con la quale ha rischiato di perdere un rene.

Il ragazzo classe ’97, lo scorso 30 agosto, a causa dell’infortunio di Vincenzo Fiorillo, venne chiamato in prima squadra per la rifinitura a porte chiuse prima della partenza per la trasferta di Bologna. Però durante l’allenamento sul campo superiore del “G.Mugnaini”, la sua prima esperienza in prima squadra finisce male, perché a causa di una forte pallonata tra la pancia e il basso ventre, il giovane di Mignanego è costretto a lasciare il campo e ad assistere all’allenamento dalla panchina. A fine seduta il ragazzo va a farsi la doccia, ma i problemi iniziano nel viaggio verso casa: «Mi aspettavo di tornare a casa e di raccontare quanto mi era successo – racconta ai taccuini de “Il Secolo XIX” –, ma mentre ero in automobile ho iniziato ad accusare delle fitte fortissime». Così, dopo aver chiamato la mamma che è infermiera, insieme al papà si ferma al Pronto Soccorso di San Martino per farsi vedere. Il suo allenatore, Francesco Pedone, avvisa immediatamente il dottor Amedeo Baldari, responsabile dell’area sanitaria della Sampdoria, che raggiunge il ragazzo all’ospedale.

Il dolore si fa sempre più forte e perciò Massimiliano viene sottoposto ad accertamenti strumentali, sotto la supervisione del dottor Baldari: «Dall’ecografia – spiega il medico della Sampdoria – abbiamo ipotizzato una lesione alla capsula renale. Diagnosi confermata dalla Tac successiva». Il rischio, quindi, era quello che il ragazzo potesse perdere un rene, per cui è stato immediatamente affidato a Giorgio Carmignani, direttore della clinica urologa, che con un’operazione chirurgica è intervenuto sul giovane per l’embolizzazione del vaso sanguigno. Un’operazione delicata, che però è riuscita benissimo: «Nei primi cinque giorni sono stato sempre sotto morfina – continua Massimiliano – e un po’di paura mi è venuta. Quando il dolore è scomparso, ho iniziato a capire di avere passato il peggio». I giorni post-operazione sono passati velocemente, anche perché Gallino riceveva visite continue: «Sono passati a trovarmi anche Da Costa, Eramo e Gastaldello, ma anche i professori del mio istituto di Borgo Fornari», in quanto Massimiliano doveva sostenere l’esame di riparazione di matematica. Ora il peggio è passato: «Adesso va meglio, solo il fatto di essere tornato a casa alza il morale. Non posso ancora fare certi movimenti e devo camminare il meno possibile, ma diciamo che è iniziato il conto alla rovescia. Mi hanno detto che dovranno passare almeno tre mesi prima di tornare a giocare. So che devo pensare soprattutto alla mia salute e che devo avere pazienza, anche se mi dà fastidio dovere restare fermo, ho la sensazione di perdere del tempo».

Una disavventura col lieto fine, uno scampato pericolo per la Sampdoria, che anche questa volta si è dimostrata pronta: «Voglio ringraziare di cuore il professor Carmignani, la sua equipe e la Sampdoria – le parole di mamma Elena – .Non mi sarei mai aspettata in una circostanza del genere di potere contare su un appoggio così forte da parte della società. Non ci hanno mai lasciato soli e ancora oggi, grazie a loro, siamo andati a fare una visita di controllo da uno specialista. Non lo dimenticheremo mai».

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