2015

La Gazzetta e i paragoni “assurdi”: Gabbiadini meglio di Eto’o

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C’è da fare una premessa, obbligatoria a mio parere, prima di trattare questo argomento: mai paragone fu più infelice di quello tra il rendimento di Gabbiadini al Napoli in confronto a quello di Eto’o alla Sampdoria.

Però, dal momento che la Gazzetta dello Sport non si esime dal metterli a confronto, non resta che smontare un paragone che balla sulla sottile linea rossa dell’assurdo. L’ultima partita di Gabbiadini alla Sampdoria, è stata Samp – Udinese, del 21 dicembre 2014. Non avevamo ancora mangiato il panettone che Manolo, svuotato l’armadietto, vola verso Napoli. Ha un bel mesetto per ambientarsi alla corte di Benitez e, fino a Cesena – Napoli, match della Befana, non siede neanche in panchina. Subentra con la Juve e non timbra. Con la Lazio, resta ai box, subentra in corso con il Genoa e non segna. Arriva al primo gol in azzurro contro il Chievo e poi si conferma di nuovo contro l’Udinese.  Due gol, in un mese e mezzo di permanenza nella squadra partenopea. E per sua stessa ammissione, deve ancora entrare negli schemi del nuovo Mister.

Samuel Eto’o, arriva a Genova dopo una saga epica che, fino all’ultimo, lo vede conteso con l’Everton, lusigato in Asia e in America e fortemente voluto da Massimo Ferrero. Debutta contro il Torino, dopo una mezza settimana di allenamenti. Gioca quindici minuti. E per Mihajlovic è fuori condizione rispetto agli altri. Settimana di doppie sedute, querelle del lunedì mattina, polemiche, rotture strascichi, si arriva alla partita contro il Sassuolo, per Eto’o solo venti minuti. Nessuna rete.

La domanda sorge spontanea: come è possibile affermare che Gabbiadini sia un acquisto migliore di Eto’o sulla base delle prestazioni messe in campo? Un mese e mezzo di ambientamento contro due settimane. Quattro partite giocate con minutaggio importante per Gabbiadini, due apparizioni per Eto’o. Gabbiadini 23 anni, Eto’o una decina di più sulla schiena. Gabbiadini deve ancora vincere tutto, Eto’o che ha già vinto tutto più volte. Un futuro campione, mi auguro per lui, e un campione su cui non ci sono dubbi.

Il paragone, se mai andrà fatto, bisognerà farlo a fine di questo girone di ritorno, per capire se effettivamente Gabbiadini sia stato un acquisto migliore rispetto ad Eto’o. Poi che Eto’o non sia stato acquistato come sostituto di Gabbiadini (quello è Muriel, quindi magari il paragone bisognerebbe farlo con lui) è un’altra storia.

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