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La Foche: «Coronavirus non paralizza la Serie A. Sui tifosi allo stadio…»
L’immunologo La Foche ha espresso le proprie considerazioni in merito alla ripresa della Serie A durante l’emergenza Coronavirus
L’immunologo Francesco La Foche ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport del campionato di Serie A in relazione all’emergenza Coronavirus.
CORONAVIRUS – «Calcio nuovamente a rischio? L’isolamento di due settimane è un protocollo scientifico non modificabile. Non credo a una moltiplicazione allarmante dei casi di contagio, peraltro ampiamente prevedibili. Credo invece fermamente che occorra imparare a convivere con questo virus».
CASI POSITIVI – «Due o tre casi per squadra di contagio asintomatico non devono indurre a paralizzare il sistema una seconda volta. Sarebbe un errore macroscopico. Vale per la vita ma vale a maggior ragione per il mondo del pallone che ha dimostrato senso di responsabilità, maturità e organizzazione. Vale per i calciatori, i dirigenti, ma anche per tutto l’indotto dei tifosi e dei media».
TIFOSI NEGLI STADI – «Qualunque errore in questo senso potrebbe rispedirci nel passato con le conseguenze immaginabili. Va programmato seriamente, ma non vedo tempi molto lunghi per la riapertura graduale ai tifosi. Tre o quattro mesi, direi. Considero fondamentale l’impatto emotivo e psicologico in una società familistica come la nostra della riapertura delle scuole».