2014
La FIFA elogia Romero: «So di non aver giocato molto in Francia, ma sono pronto»
L’estremo difensore dell’Argentina, nonché portiere della Sampdoria e nell’ultimo anno del AS Monaco, a FIFA.com parla della partita che lo ha visto protagonista, in positivo, per almeno tre parate decisive.
Romero però non si prende i meriti e esalta invece il compagno di squadra Lionel Messi: «Sono felice per il mio contributo, ma l’unica ragione per cui abbiamo vinto oggi è grazie a El Nano, che ha strofinato il lampada e consolidato la partita. L’ho visto dall’altra parte del campo. Ha fatto una delle sue mosse tipiche. Ha tagliato dalla destra e ha tirato con il collo del piede. Da dove mi trovavo potevo vedere il portiere che non era vicino. Con questi grandi schermi, si arriva a esultare molto di più».
Romero non ha giocato tanto in Francia e molti avevano messo in dubbio che potesse fare bene al Mondiale: «So di non aver giocato tanto in Francia, ma sto sempre attento ad essere in forma e a farmi trovare pronto ogni volta che ricevo la chiamata per andare al The Venue (il centro di allenamento dell’Argentina)».
Contro l’Iran, Sergio Romero, ha sfoderato alcune belle parate salvando la porta della sua Nazionale: «Sapevamo che la partita sarebbe stata dura e che l’Iran avrebbe messo tutti dietro la palla, la cosa più difficile per me è stata salvare la porta dal colpo di testa verso il basso di Ghoochannejad perché non si sa mai dove la palla finisca per andare con il rimbalzo. Per fortuna ho messo le mani nel punto giusto. Si iniziava ad avere pensieri negativi, non è vero? Come se non avessimo intenzione di vincere il match e che avremmo dovuto pensare a Bosnia – Nigeria. Per fortuna che tutto ha funzionato e i fan sono potuti tornare a casa contenti».
A proposito dei tifosi, c’era una nutrita rappresentazione che ha suonato e cantato per sostenere l’Albiceleste: «I tifosi saranno lì ogni volta che giochiamo, a volte aspettano fuori e cantano. Stiamo lavorando sodo per renderli felici. Il nostro obiettivo è quello di stare qui tutti e trenta i giorni, non stiamo parlando del titolo, ma i tifosi devono sapere che stiamo dando tutto quello che possiamo. Non stiamo nemmeno allentando le sessioni di allenamento. Qui nessuno vuole perdere ed è un buon segno».