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La Federclubs non ci sta: la posizione dopo i cori di Samp-Napoli

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Il comunicato ufficiale della Federclubs a seguito dei fatti di Sampdoria-Napoli: «Non è discriminazione territoriale, semplice rivalità tra tifoserie»

Arriva il comunicato ufficiale della Federclubs a seguito dei fatti di Sampdoria-Napoli. Per i cori discriminatori la società doriana è stata sanzionata economicamente ma, grazie all’intervento tempestivo del presidente Ferrero, si sono evitate misure più gravi. Ecco il commento della Federazione dei clubs blucerchiati: «Cambiano gli interpreti, non i contenuti. Un giocatore provoca una tifoseria, accende gli animi. La tifoseria avversaria risponde con rabbia. Un giocatore simula agli occhi di tutti, la tifoseria avversaria non dimentica. Un copione già visto, che non sorprende nessuno, in nessuno stadio, contro nessun avversario. Ma ogni anno c’è un’eccezione. Un’eccezione ingigantita da allenatore, presidente, sindaci, politici e commentatori che rappresentano quella città o che cercano la notizia. Un’eccezione che non può essere accettata quando in ballo viene tirata la nostra tifoseria, da sempre attiva – senza se e senza ma – nel tenere distanti politica e discriminazione».

«Non ci sorprendono affatto le parole di chi, scarso conoscitore dei nostri valori, in queste circostanze è pronto a puntare il dito, a fare la morale all’insegna del “politically correct”. Ci sorprendono molto di più i – pochi – che a livello locale utilizzano lo stesso metro, fingendo di non conoscere i nostri valori. Anche quest’anno il nostro pensiero va ai partenopei tifosi della Sampdoria, al Sampdoria Club Napoli 081, e un ringraziamento a Mister Giampaolo per aver espresso il concetto più semplice ma scomodo: non per discriminazione territoriale, ma semplice rivalità tra tifoserie. Per chiudere, riprendiamo le stesse parole utilizzate l’anno scorso, sempre attuali: simulazioni, provocazioni ad una gradinata, sceneggiate da vittime sicuramente sono i vostri esempi di sportività ed etica, certamente non i nostri. Ciò che per voi sono razzismo e squallore, nel resto d’Italia sono sfottò e rivalità. Sciacquatevi la bocca prima di parlare della tifoseria blucerchiata».

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