2012

La crisi delle squadre genovesi, la colpa è del “manico”

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Nell’edizione odierna de “Il Giornale” , Piero Sessarego nel suo editoriale mette in evidenza le cause principali del momentaccio che stanno attraversando Sampdoria e Genoa. “Voglio essere generoso – scrive il giornalista – il gioco delle squadre di Ferrara e Del Neri fa pena. Difatti i numeri sono in sintonia”. Si ricorda che nelle ultime partite i punti raccolti dalle genovesi sono pochissimi se si mettono a confronto con quelli che erano a disposizione: “Cari tifosi, non vi tremano le gambe se vi ricordo che nelle ultime 12 partite disputate (6+6), 36 punti in palio, se ne sono complessivamente raccattati 2 (2 il Genoa, zero la Samp)? E semmai 4 nelle ultime 14 (7+7), 42 punti in gioco, 3 il Genoa, 1 la Samp? Uno sfacelo del genere non ha precedenti nella storia calcistica genovese del dopoguerra”. Il giornalista prosegue: “Di chi è la colpa? […] mio padre diceva: la colpa è del manico.Sissignori. La colpa della disfatta blucerchiata è della presidenza Garrone, che da quando ha perso Marotta sta generosamente sprecando soldi in direttori sportivi fallimentari con annessi e connessi. La colpa della disfatta rossoblu è del presidente Preziosi, che non so se ci guadagna ci perde o fa pari (e non potrebbe importarmene di meno) ma so che se continua a giocare con le figurine rischia di finire come a Saronno e a Como, dove non hanno dimenticato”. Una vera e propria critica mossa contro la dirigenza di entrambe le squadre che certamente non hanno fatto mancare ai propri tifosi momenti in cui “hanno fatto godere”, basti pensare da una parte a Novellino e Flachi, Mazzarri, Maggio e Campagnaro e poi ancora Del Neri, Pazzini e Cassano e dall’altra a Gasperini, Criscito, Milito, Thiago Motta e Palacio. “C’è stato. L’ingratitudine non è il mio pane. Però qui siamo arrivati e non mi garba – e sono certo non vi garbi – di sorbirci un’altra retrocessione, singola o doppia che fosse, in «virtù» di alibi (se mollassero Garrone e Preziosi dovremmo chiudere bottega) che cominciano ad esalare l’odore del ricatto. Che mi frega se Sampdoria e Genoa hanno teoriche squadre base da 9°/10° posto se gli organici sono da 17°/18°”. Ora la situazione è critica e difficile sia per la Sampdoria che per il Genoa e l’unica soluzione è quella di vincere e convincere per venirne fuori, ma come sottolinea il giornalista c’è un altro problema: “I capocannonieri rossoblucerchiati sono Borriello e Maxi Lopez con 3 reti a testa. Miseria e nobiltà, intanto che da una parte bisogna salvare il soldato Immobile e dall’altra attaccarsi al soldato Icardi”. Che dire, speriamo che tutto passi e possibilmente in fretta.

 

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