2013

La Corte di Giustizia federale sul caso Napoli

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Quando è una squadra al vertice a venire penalizzata e non un fanalino di coda o una da classifica media, il problema della giustizia sportiva assume grande rilevanza mediatica. E’ quello che sta succedendo adesso per il caso della combine sul match Sampdoria – Napoli, per il quale il club azzurro è stato penalizzato di due punti a campionato in corso.

L’accusa e la penalizzazione si basa sulla confessione del terzo portiere del Napoli: Matteo Gianello. Oltre a lui, squalificato per tre anni e tre mesi, il Napoli ha dovuto rinunciare a Paolo Cannavaro squalificato per sei mesi per omessa denuncia insieme al compagno di squadra Grava. Il Napoli ha ancora due gradi di giudizio e come ha affermato Mattia Grassani, faranno valere le proprie ragioni.

Queste le parole di Mattia Grassani, riportate dalla Gazzetta dello Sport: «Non intendiamo ricorrere a mezze misure o compromessi di sorta. Una battuta da bar, un tentativo maldestro, un’ideazione assolutamente goffa, non possono determinare rischi e conseguenze così importanti a carico di una società in lotta per il primato. Siamo fiduciosi, ci sono ancora due gradi di giudizio e quindi il Napoli farà valere in quelle sedi le proprie ragioni.»

Tra poche ore la Giustizia federale si esprimerà riguardo alla situazione del Napoli. La tesi sostenuta è quella che vi sia stata slealtà e non illecito. Se gli venisse riconosciuta ragione, verrebbero meno i due punti di penalizzazione e ritirate le squalifiche, creando però un precedente vincolante a cui potrebbero ricorrere tutti nei procedimenti futuri, soprattutto con i filoni della procura di Bari alle porte.

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