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Eto’o: «La Samp faccia quello che deve»

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Samuel Eto’o pronto a raccontare la sua verità. Le dichiarazioni del campione camerunese hanno destato un certo scalpore tra tifosi e soprattutto società. Rea, secondo l’ex Barcellona, di non aver rispettato accordi pattuiti al momento dell’ingaggio. Accordi che a dispetto delle prime impressioni non sono di tipo prettamente economico ma che parzialmente riguardano il mancato tesseramento di Fabrice Olinga

Tra pochi minuti all’Hotel Melia, l’ex numero 99 blucerchiato terrà la conferenza stampa, che seguiremo in diretta per voi: 

TERMINA LA LUNGHISSIMA CONFERENZA STAMPA

«Adoro il Leicester di Ranieri. Vincerà la Premier. Mi piace anche il Manchester United di Van Gaal che schiera molti giovani giocatori. I migliori giocatori? Sempre Iniesta e Messi. Vardy? Molto forte, ma il fenomeno del Leicester è Ranieri». 

– «C’è un contratto che parla chiaro così come la corrispondenza. C’è un messaggio particolare che è stato letto da Gardi, che proviene dall’avvocato Romei, dove in maniera inequivocabile la Sampdoria non intende venir meno ai suoi impegni, quando alla luce di queste evidenze non credo che ci siano perplessità».

– Di nuovo l’ex numero 99 blucerchiato: «Il declino dell’Inter? Penso che prima di tutto si debba dare il tempo alla squadra di consolidarsi, ha un grande allenatore. Personalmente gente come papà Moratti è fondamentale nel calcio, ho avuto la fortuna di lavorare con un presidente così. Abbiamo vinto, ma abbiamo vinto davvero grazie a lui. Il presidente ha fatto un discorso che mi ha emozionato molto, gli chiederei di rientrare nel mondo del calcio in ginocchio. Io allenatore? Datemi tempo, non so se sarà Inter o Barcellona ma quando inizierò vincerò come da giocatore».

– I legali di Eto’o: «Attendiamo una replica della Samp e che sia consistente, fino ad ora ogni loro replica è stata fumosa. La fiducia c’è stata ma maldisposta, parlare di fiducia quando c’è di mezzo un intento giudiziale può avere senso fino a un certo punto, ci apriamo a un’uscita bonaria ma siamo diretti verso un discorso meno simpatico verso la controparte».

– «Mihajlovic? Lo apprezzo, ha fatto semplicemente il suo lavoro. È uno dei migliori della sua generazione. A volte ci sono scelte da fare e le ho sempre rispettate».

– «Conte al Chelsea? Non credo abbia bisogno di consigli, è un grande allenatore. Gli mando un grosso in bocca al lupo per la sua avventura al Chelsea. Basta solo che adotti le formule usate negli altri club ma qui avrà ancora più possibilità di mettersi in mostra».

– «La Champions? Non mi manca, l’ho già vinta. La finale ideale per me, perché sono due squadre che tifo, sarebbe Barcellona-Psg. Però nel calcio non si sa mai, abbiamo visto il Wolfsburg battere il Real. Ma per me quella è la finale ideale».

– «Via dalla Samp per questioni extracontrattuali? Bugia. Ero veramente contento alla Sampdoria, c’era un ottimo gruppo e soprattutto avevo la possibilità di giocare in uno stadio magnifico con magnifici tifosi, ma con tutte le delusioni che ho avuto , piano piano questa illusione è andata via. Volevo fare anche altre cose con la Sampdoria ma purtroppo le cose non sono andate come volevo. Il mio ricordo del club resta molto positivo».

– «Le mie dichiarazioni su Ferrero? Non ho detto che fosse il miglior presidente mai avuto, ma il più simpatico: il migliore è stato Papà Moratti. La mia simpatia per Ferrero non cambierà mai». 

Eto’o: «Il calcio italiano? Mancano persone come Moratti, il calcio ha bisogno di persone di lui»

«Che tipo di azione intendiamo fare contro la Samp? Allo stato attuale, la nostra prima scelta è la giustizia sportiva. Non posso nascondere che anche se i tempi si sono protratti mi auguro nell’interesse delle parti che si possa raggiungere ancora un accordo, una via, per ristabilire la serenità di Olinga, sia risarcire i danni – che nelle sedi opportune andremo a descrivere – che sono stati sofferti anche da Samuel Eto’o».

– Gardi: «Olinga non ha fatto tutta la preparazione, è rientrato a Novembre, ha avuto un piccolo infortunio e appena rientrato ha avuto una ricaduta, solo adesso ha cominciato a giocare, l’ultima ieri, tra poco lo vedrete in campo per 90 minuti in serie a in Belgio».

«Sono stato contento di tornare in Italia a gennaio perché ritrovavo un paese che mi ha portato tanti bei ricordi e sono arrivato a Bogliasco ritrovano la vita che ho sempre sognato, una vita discreta dove fare le mie cose. Dopo tutto quello che è successo ho avuto diverse opportunità e ho scelto di andare in Turchia».

– Riecco Eto’o: «Nuovi contatti col Presidente? Sì ho sentito il presidente circa una settimana fa, ha mandato una bellissima foto di noi due assieme, ho replicato mandando un’altra foto. Ha mandato dopo un messaggio più duro nei miei confronti ma questo rimane tra me e lui».

«Le cifre del contenzioso? Ritengo che le cifre non siano l’aspetto di maggior rilievo, poi l’importante è relativo in un mondo di cifre così importanti. Non credo in questa fase abbia senso parlare di cifre. A noi interessa stigmatizzare la condotta che definiamo discutibile e anomala. Quando intraprenderemo le vie opportune le cifre verranno snocciolate».

«Non voglio formalizzare addebiti ma si tratta di comportamenti a mio parere vessatori, accomunati dalla violazione dei diritti anche professionali del giocatore. Ci sono aspetti che abbiamo valutato per cui riteniamo di procedere davanti alle autorità della giustizia sportiva e anche quella ordinaria».

– «Ma ha purtroppo sofferto una serie di disagi, anche l’essere convocato a Pinzolo, dove viene richiesto di allenarsi – confermando l’intento della squadra – ma ciononostante viene separato dagli altri giocatori e impedito di partecipare agli allenamenti».

– «In realtà, lette le carte, ritengo che gli addebiti siano anche ulteriori. Questo ragazzo molto giovane ha investito il suo tempo e le sue energie e in qualche modo si è affidato alla squadra».

– «Mi sembra che ci siano tutti gli estremi per lamentare l’inadempimento giuridico».

– «E come sapete TMS e CIT sono passaggi fondamentali per il tesseramento. A oggi esiste un procedimento presentato alla Fifa, portato avanti dall’Apollon per istruire questo esposto.

– «Nonostante sia intercorso un accordo, nonostante l’Apollon abbia trasferito queste informazioni alla Fifa, questi adempimenti non vengono affrontati nonostante i solleciti, dalla Sampdoria».

– «Anche l’Apollon a oggi – siamo stati destinatari di questa notizia – ha ritenuto opportuno depositare un esposto presso la Fifa. Nel momento in cui ho un trasferimento internazionale devono essere osservate una serie di precauzioni e oneri, il TMS, che punta sostanzialmente a dare trasparenza al passaggio».

– «Che cosa succede? Di fatto questo impegno non riceve un seguito. Non solo pregiudica il giocatore, ma pregiudica anche la controparte, l’Apollon, che anch’esso aveva partecipato a questi accordi e dopo una serie di intese si arriva a un contratto. Questo contratto reca una data, 1 agosto 2015, ma ci sono una serie di corrispondenze pre contratti che anticipano questi scambi».

– «Riteniamo ci sia un inadempimento contrattuale, contratto sottoscritto anche dal signor Olinga nel quale vengono specificate le parti, Sampdoria, Ferrero, dall’altra un giocatore che come sappiamo è stato presentato da Eto’o a motivo delle sue prestazioni apprezzate a fine gennaio 2015. Alla luce di ciò si raggiunge un contratto al quale si aggiungono i dettagli. Tutti gli estremi per ritenere valida e fondata questa proposta».

– «Da una parte è un inadempimento in ambito giuridico, dall’altra è una violazione deontologica. Parliamo di vicende di un campionato, una squadra, che ha un seguito molto importante, il mondo sportivo, che ha un rilievo per tutti gli sportivi, gli interessati, chi orbita intorno a questo mondo».

– «Risulta incomprensibile come si possa essere in questa situazione, situazione che ha creato danni rilevanti sia per Eto’o sia per Olinga».

– «I miei assistiti hanno voluto manifestarvi una serie di accadimenti discutibili e forse è giunto il momento di intraprendere una via più concreta, consideriamo tramontata la possibilità di prendere una via bonaria con la Samp. Gardi è stato manifesto nelle dichiarazioni, senza dubbio è chiaro che dal punto di vista giuridico ci sia stato un mancato adempimento, una serie di accordi perfezionati tramite documenti e fatti inconcludenti, ci sono documenti che parlano in maniera chiara».

Ora parola all’avvocato Luca Tolentino: «La mia presenza è per questioni di trasparenza degli intenti». 

«Ho sempre creduto nel presidente e credo ancora nel presidente e nella grande squadra che è la Sampdoria e spero che una cosa così non avvenga mai più».

– «Ho sempre lottato durante la mia carriera per essere contro a queste situazioni. Non voglio essere molto lungo: chiedo al Presidente Massimo Ferrero e all’avvocato Romei a cui ho sempre dato la mia fiducia di fare il giusto e quello che devono. E spero che tutti i messaggi che ricevo dal presidente, che sono bei messaggi, vengano dimostrati dai fatti».

– «Ho sempre cercato di essere gentile e galantuomo durante la mia carriera, e penso che la galanteria non abbia prezzo, quando bisogna dire no, bisogna dirlo».

– È il turno di Samuel Eto’o, che parlerà in francese: «Parlerò in francese perché il mio italiano non è perfetto e voglio usare i termini giusti per questa vicenda».

– Ancora Olinga: «Sapevano del passaporto, oggi ho dato mandato ai miei avvocati di difendere i miei interessi, che la verità venga fuori che che una storia così non si ripeta più, non ho niente da dire alla Sampdoria e i miei avvocati faranno di tutto per difendere i miei interessi. Spero che davanti alla Fifa potremo avere tutte le risposte».

– Viene mostrato un video del giovane Olinga, che spiega le sue ragioni: «Sono stato maltrattato dalla Sampdoria, ho firmato un contratto ma c’erano situazioni poco chiare perché siamo arrivati un punto in cui mi hanno messo da parte, ho fatto il ritiro ma facevo parte del gruppo per modo di dire mi hanno chiamato dicendomi che dovevo andare via senza spiegazioni. Sono andati a Milano, i 6 mesi prima ero in Romania ma non potevo giocare, non ho presto stipendio per mesi. Durante l’estate non mi sono allenato, la Sampdoria faceva promesse. L’Apollon mi ha dato l’opportunità di giocare al moscone ma la Sampdoria mi ha fatto credere che non potevo giocare».

«Abbiamo detto basta. Quindi siamo qua per dire che sia Fabrice Olinga che il suo entourage si avvarranno degli avvocati per fare luce su tutto quello che è successo e che la verità esca fuori».

– «A ottobre il presidente ha chiesto del tempo e gliel’abbiamo dato, così come negli ultimi mesi e nelle ultime settimane ha provato a rinegoziare le cifre anche con l’entourage del giocatore».

– «Arriviamo al 31 agosto, il ragazzo rimane senza club e viene mandato in Belgio. Nuovamente presidente e avvocati ci dicono che troveranno una soluzione. Questo non avviene mai, tanti appuntamenti a vuoto, promesse mai mantenute. Eto’o è il suo entourage hanno rinunciato a delle cifre per il trasferimento. Le cifre non vengono date e il ragazzo non viene tesserato. Eto’o si sente preso in giro dalla società».

– «Nel frattempo Romei ci assicura che stanno facendo il massimo per liberare il posto da extracomunitario per tesserare Olinga. Leggo una mail del 11 agosto, “Fabrice noi della Sampdoria faremo tutto il possibile per trovare un posto per te”. Altra mail: “La Sampdoria non intende venir meno agli accordi, stiamo lavorando per tempistiche e per un accordo economico”. La Sampdoria tenta di rinegoziare le cifre e questo non piace alla squadra cipriota».

– «Viene fatto allenare a parte e non sa il perché. La Sampdoria parte per il preliminare, al giocatore non viene data comunicazione se non che la Sampdoria non vuole più il giocatore. Noi abbiamo mandato una macchina a prendere il giocatore e riportarlo in Belgio, non si allena e salta tutto il ritiro».

– «Nel frattempo Eto’o accetta l’offerta dalla Turchia. Mancavano certe cifre che l’entourage del giocatore doveva ricevere dalla Sampdoria. Samuel decide di rinunciare a quelle cifre. Il giocatore non viene chiamato dalla Sampdoria per il ritiro e resta fermo un mese e mezzo. A fine luglio Olinga viene chiamato a Pinzolo».

– «Il giocatore rientra e viene mandato in vacanza fino al ritiro. Viene fatto rientrare a Genova a maggio e torna a casa in Belgio aspettando la chiamata della Sampdoria».

– «Il ragazzo va in Romania ma non riesce a giocare per il tesseramento e altri problemi. Il giocatore sta fermo 4 mesi, il giocatore non gioca e non prende stipendio. La Sampdoria firma un documento nel quale dice che gli verranno resi gli stipendi. L’Apollon anticipa lo stipendio».

– «Il giocatore viene mandato in Romania perché la Sampdoria non aveva spazio per gli extracomunitari».

– «La Sampdoria chiude la trattativa con il club cipriota, e cosa fa la Sampdoria? Non ha abbastanza fondi per chiudere con l’Apollon. Allora chiede aiuto a Eto’o per chiudere l’operazione. Samuel da galantuomo attraverso il suo entourage rinuncia a parte del suo stipendio concordato per tesserare il giocatore. Samuel lo fa in buona fede e per i rapporti buoni con l’avvocato Romei. Quindi vengono fatti contratti con la società cipriota».


 
– «Faccio un riepilogo: 27 gennaio 2015, Eto’o firma un contratto fino al 2020, trasferimento a titolo gratuito con indennizzo all’Everton di 100.000€ se la Samp si qualifica alle coppe europee. La Sampdoria si classifica e paga questo fido. Quando arriva a Genova, la Sampdoria chiede a Samuel di fare un film sulla sua carriera e poi di portare il giovane più bravo dalla sua fondazione in Camerun. Samuel non ha dubbi e sceglie Fabrice Olinga. Avevano già giocato insieme in nazionale ed era il più giovane del mondiale in Brasile. La Sampdoria invita il giocatore a fare uno stage, nel giro di due giorni convince tutti».


– Inizia George Gardi, manager di Samuel Eto’o:  
«Questa conferenza doveva svolgersi mesi fa ma è stata rimandata per via delle promesse mai mantenute dalla Sampdoria»

15.09 Si è fatto attendere ma ecco Eto’o, si parte!

 

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