2013

La cicogna, gli allenamenti ed il portafortuna

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Durante gli allenamenti in terra magiara, la Samp ha avuto una compagna fissa: no, non stiamo parlando di qualche osservatore internazionale o di qualche operatore di mercato venuto a vedere all’opera i gioielli del Doria. Stiamo parlando di una cicogna: secondo il “Secolo XIX”, essa non ha perso un movimento fatto dai blucerchiati sui campi d’Ungheria. Stupiti molti giocatori, che non mancavano di ripetere: «Incredibile, c’è anche oggi». Sansone ha provato ad infastidire la cicogna, lanciando un pallone a campanile, ma lei è rimasta immobile. Qualcuno ha suggerito che potesse star male, altri che avesse fatto un nido.

In realtà, a risolvere l’interrogativo ci ha pensato il sindaco di Buk: «Un nido di cicogna si vede da lontanissimo, perciò lo escludo – dice il primo cittadino del paesino ungherese – in realtà, la cicogna sta lì appollaiata senza nulla e ci rimane per ora. E’ un presagio vi dico, credetemi». Se qualcuno ride o pensa ad un’esagerazione, Nemeth è in realta serissimo: «Capisco che certe cose facciano ridere, ma la cicogna qui è roba seria – proferisce il sindaco di Buk – nella nostra cultura è circondata da tantissime credenze, tramandateci nel tempo. Se ne vedi una volare, aspetti grandi cambiamenti. Se ne vendi una appollaiata sul tetto di casa tua a lungo, è segno di stabilità e fertilità».

Ma non solo, a quanto pare: «C’è anche un altro significato – continua Nemeth – mangiando le serpi, essa è considerato l’uccello che purifica dal male. Fossi la Sampdoria, sarei contento di averla avuta tutta per me per tutto questo tempo». Una volta abbandonato il campo per l’allenamento, alle 11:40, la cicogna è ancora lì. Diciamo che credere a questi racconti popolari è difficile, ma chissà che non sia d’auspicio per una stagione difficile come quella che aspetta la Samp e tutto l’ambiente.

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