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L’ombra del Porto dietro la titubanza di Dodô
Non tutte le rose sono destinate a fiorire, nemmeno quelle che sembrerebbero in procinto di farlo. Nemmeno la rosa Dodô, croce e delizia della passata stagione: ottima la corsa sulla fascia per sostenere l’offensiva, male la fase difensiva quando si trattava di ripiegare. Ciononostante, il terzino brasiliano ha convinto, grazie alle sue inopinabili doti tecniche, la dirigenza doriana e il nuovo tecnico Marco Giampaolo, il quale sta spingendo per averlo prima della partenza per Ponte di Legno, sede del ritiro blucerchiato.
Era arrivato a gennaio in via temporanea dall’Inter, insieme con Andrea Ranocchia, la stessa Inter che adesso non lo considera un pilastro portante del nuovo corso. Come se fosse fuori rosa: non la rosa di cui si parlava prima. Non c’è scelta migliore per la sua carriera che tornare a Genova e mettersi nuovamente in discussione, diventando oggetto e soggetto di miglioramenti personali. La Sampdoria ha proposto un prestito biennale con obbligo di riscatto fissato a 4,5 milioni di euro, offerta subito accettata dalla società nerazzurra ma che non trova riscontri col giocatore.
Dodô ha chiesto tempo per decidere, non vuole prendere decisioni affrettate: da una parte vuole valutare le occasioni che potrebbe avere all’Inter, seppur effimere; dall’altra attendere qualche offerta più prestigiosa che gli garantirebbe un immediato salto di qualità. E su questo fronte, come rivelato da Sportitalia, si scopre l’ombra inquietante e ammaliante del Porto. Potrebbe essere il forte interesse suscitato dalla formazione portoghese a strappare l’attenzione di Dodô al Doria, la quale rischia di essere beffata in queste ore e privata di uno degli obiettivi principali per rinforzare la retroguardia. L’unico dubbio, che sicuramente non sarà economico, riguarderà la continuità che il tecnico Nuno potrà offrirgli dinanzi a grandi prospetti del calcio internazionale, specialmente con un posto in Champions League ancora da conquistare. Ormai il Porto è uscito allo scoperto e per la Samp i giochi si complicano: qualcun’altra ha fatto perdere la testa a Dodô.