2013
L’inattesa involuzione di Savvas Gentsoglou
C’è chi sale e chi scende: è la legge fisica che regola le bilance o è, più semplicemente, il concetto alla base di ogni società. Anche Savvas Gentsoglou ha dovuto impararlo e capirlo. E mentre da un lato Enzo Maresca recuperava il suo posto tra i convocati e vedeva aumentare il proprio minutaggio con la Sampdoria, il greco vedeva inesorabilmente scendere il suo successo.
Dopo sei partite in panchina, Delio Rossi aveva deciso di lanciarlo dal primo minuto contro il Torino da centrocampista centrale: tanta sostanza da parte del greco che per 90 minuti aveva ben tenuto il centrocampo. Lo si rivede contro l’Atalanta il 26 ottobre entrando al 46′, subito dopo l’intervallo andando a mordere le caviglie degli avversari. Da allora Gentsoglou mette piede in tutte le gare di Delio Rossi: sette minuti col Verona, 90 col Sassuolo e 51 con la Fiorentina.
Poi l’arrivo di Sinisa Mihajlovic cambia qualcosa e arriva la panchina con la Lazio. Poi tre tribune di seguito, con quella con l’Inter condizionata da un acciacco. Dall’8 dicembre l’ex Livorno non è più nelle liste dei convocati, con la cessione che si avvicina sempre di più: probabilmente sarà di nuovo Serie B, nonostante la tanta grinta che il greco aveva messo in campo, facendosi riscoprire e facendosi apprezzare dai tifosi.
Con Palombo, Obiang, Renan e Maresca, la mediana sembra oramai salda e assicurata nelle gerarchie, soprattutto dopo l’aver ritrovato il brasiliano ex Cluj. Per Gentsoglou, insomma, così come per Eramo, il futuro sembra non essere più a tinte blucerchiate.