Krsticic: «Sto bene qui, voglio restare»

Nenad Krsticic è ormai uno dei simboli del futuro della Samp: fedele, cattivo quanto basta e desideroso di voler continuare il suo percorso calcistico con il Doria. In un’intervista rilasciata all’edizione genovese de La Repubblica, il serbo professa la voglia di prolungare il suo contratto: oggi in scadenza nel 2016, esso verrà allungato fino al 2017, il massimo previsto dalle regole della Lega Calcio: «Il mio procuratore è qui a Genova – dice il centrocampista – aspettiamo solo una chiamata. Del resto, con tutto quello che è successo, sento di dover ripagare la famiglia Garrone, che mi è stata così vicino. Inoltre, qui mi trovo benissimo, anche fuori dal campo». E con i galloni da titolare ormai presi: «Non me lo sarei mai aspettato, per giunta nella mia posizione preferita. Ho iniziato da esterno con Ferrara, ma avrei giocato anche in porta al primo anno di A: certo, non nego che sta avendo qualche difficoltà da ala nel 4-3-3. Nonostante il gol segnato a Firenze, sentivo che il mio posto in campo non era lì».

Il serbo ha “rubato” il posto a Maresca e ad Obiang, che giocavano in quella posizione: «Per quanto riguarda Enzo, lo devo ringraziare: mi ha sempre parlato molto, insegnandomi tanto. Poi si è fatto male e sono subentrato io in quella zona del campo; su Pedro, devo dire che lui preferisce giocare da interno, in modo da buttarsi negli spazi lasciati dagli avversari, perciò non c’è problema. Lui è il mio migliore amico, siamo arrivati molto giovani alla Samp e ci parlavamo in inglese, dato che non avevamo altro moddo per capirci; in ritiro, siamo compagni di stanza come all’epoca». Qualcosa è cambiato con Delio Rossi: «Ci ha insegnato molta tattica, ma sopratutto ha coeso questo gruppo di persone: erano arrivati buoni risultati all’inizio della stagione, poi c’è stata qualche battuta a vuoto e ci siamo persi, poiché siamo molto giovani. Nell’ultimo periodo, però, abbiamo dimostrato d’essere compatti». E’ arrivata anche la convocazione di Mihajlovic: «Sono stato chiamato tre volte, ma ho giocato solo l’ultima: in centrocampo ci sono quattro giocatori, sarà difficile essere il titolare. Comunque, il C.T. mi ha parlato benissimo della Samp: dice che i tifosi ti danno una carica speciale».