2015
Krsticic racconta la Serbia: «I nostri tifosi si faranno sentire più dei loro»
La partita contro il Vojovodina si giocherà a Novi Sad e chi meglio di un serbo come Nenad Krsticic può raccontare la sua patria. Intervistato ai microfoni di SampTv, il centrocampista racconta usi e costumi, diversità e curiosità su Belgrado e Novi Sad.
«Sono nato che c’era già stata la guerra degli anni 90′ di cui non mi ricordo nulla ero troppo piccolo. Poi nove anni dopo c’è stata un’altra guerra e di quella mi ricordo. Per la Serbia io andrei dappertutto. Belgrado è il centro, diciamo che una città più grande non c’è, parte tutto da Belgrado, la vita notturna soprattutto che piace ai serbi. Poi anche il resto, lo sport, ma non solo il calcio si sta migliorando. Djokovic è un esempio lo guardano i bambini e dicono voglio diventare come lui: è un esempio come uomo e come sportivo.
Il piatto tipico è carne macellata con verdure, tutto arrotolato, accompagnato da una bevanda tipo grappa che si fa in casa, di tanti gusti. Il nostro caffè è diverso per la dominazione turca che ha influito ed è tipo il doppio di un caffè normale. Ogni famiglia ha un suo santo, così si festeggia quel giorno con una cena e si invita gli amici ed ogni anno si ripete. La musica serba è diversa, nelle discoteche te la suonano dopo le tre di notte se la chiedi e funziona diversamente. Io ne vado matto e ancora oggi dopo sette anni continuo ad ascoltarla.
Novi Sad dopo Belgrado è la città più carina, molto bella e storica speriamo di andare là e far vedere un po’ di quella città ai nostri tifosi. Boskov è stato una persona molto importante, tornare a Novi Sad e giocare contro la sua squadra è una cosa molto speciale e devo dire che andremo là per vincere e passare il turno. I tifosi non sono tipo quelli dello Stella Rossa o Partisan sono molti meno e se i nostri tifosi verranno là si faranno sentire più di loro»