2013

Krsticic: «Il mister conosce i miei pregi e i miei difetti»

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Protagonista delle pagine sportive dei quotidiani, genovesi e non, quest’oggi è Nenad Krsticic, che domenica scorsa è stato espulso da Orsato per uno stupido (più che cattivo) fallo sul laziale Ledesma.

Il numero 10 blucerchiato, che fino al momento dell’espulsione, aveva messo in campo forse la migliore prestazione dall’inizio dell’anno, ha chiesto scusa per l’ingenuità commessa ai taccuini di Tuttosport ma anche a quelli dell’edizione genovese de “La Repubblica”: «Sono ancora un po’ incazzato con me stesso. Per fortuna in inferiorità numerica abbiamo continuato a giocare bene, ma in undici contro undici avremmo potuto fare meglio. Il punto comunque è importante».

Ma nel calcio capita anche questo e il ragazzo, pur avendo già esperienza nel campionato di Serie A, è ancora giovane e ha ancora molto da imparare. Il suo “nuovo” maestro adesso è il connazionale Sinisa Mihajlovic, che ha infuso una dose di carica a tutto l’ambiente blucerchiato: «Vantaggio o svantaggio conoscere già l’allenatore? Il mister conosce i miei pregi e i miei difetti, per me non è certo un vantaggio. Devo fare più degli altri per dimostrare che mi merito di giocare, nessuno deve pensare che so- no titolare perché ho un rapporto diverso con l’allenatore».

Se si è vista la partita contro la Lazio, tutti non negherebbero che qualcosa, rispetto a quando sulla panchina sedeva Delio Rossi, è cambiato, soprattutto sotto l’aspetto mentale: «Non è vero che prima non correvamo, in certe partite dopo un’ora avevo i crampi. È che prima c’era confusione in campo, magari cambiavamo tanti moduli. Adesso invece è facile – rivela il centrocampista serbo – , abbiamo un sistema di gioco chiaro e dobbiamo aggredire già nella metà campo avversaria. Non dobbiamo più adattarci agli altri, giochiamo sempre per vincere».

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