2013
Krsticic: «Altro che scuse: Matuzalem ridacchiava…»
E’ dura rialzarsi ogni volta, ma Nenad Krsticic ci è abituato: il serbo ha affrontato di peggio nella vita di un infortunio, perciò non abbiamo dubbi che si farà valere anche questa volta. Eppure, nell’intervista al Secolo XIX, il centrocampista blucerchiato non ha mancato di lanciare qualche frecciata al presunto fair-play degli avversari cittadini. Dopo due giorni di riposo assoluto, Krsticic ha parlato delle sue condizioni: «Per ora va male. Ho una fasciatura che tiene il piede praticamente fermo e quindi ora va un pochino meglio, ma ho sentito molto dolore alla caviglia, che è gonfia». Il serbo racconta l’episodio che ha scatenato le proteste blucerchiate: «Ho visto che Matuzalem si era allungato la palla ed io ero in netto vantaggio; ho visto che arrivava con entrambi i piedi e che voleva colpirmi il piede d’appoggio. Tuttavia, non potevo togliere la gamba, era il derby: ho capito subito che mi sarei fatto male. E così è andata».
Krsticic è uscito in lacrime, ma non si è capito se per il dolore o per la rabbia di dover abbandonare la stracittadina cosi presto: «Mi è dispiaciuto molto. Avevo dato tutto per recuperare, perché l’infortunio contratto contro l’Inter mi aveva fatto saltare la gara precedente. Anche l’ambiente ha fatto di tutto per farmi recuperare ed ero pronto: invece, sono dovuto uscire. Così, non abbiamo centrato la vittoria. Tre punti che ci avrebbero potuto dare la salvezza, mentre avremmo potuto mandarli in Serie B». Visto che Krsticic non è arrivato alla partita in buone condizioni, si potrebbe parlare di “fallo pensato”: «Non posso dire che volesse colpire me, ma posso dire che è entrato per fare male. Se avesse voluto colpire la palla, poteva prendermi con il collo del piede: so queste cose, perché gioco nello stesso ruolo. Invece, è entrato con il piede a martello per farmi male».
Sampdoriani arrabbiati, ma si sapeva che il Genoa avrebbe potuto impostare la partita sulla cattiveria: «Si sapeva già prima della gara che loro avrebbero picchiato e basta, mentre noi abbiamo cercato di giocare a calcio. Sarà anche il derby, ma non si può fare così. C’è una bella differenza tra gioco duro e gioco cattivo». Matuzalem si è scusato, dicendo che sono cose che capitano in un campo di calcio: «Rispondo così: se saranno ancora in A l’anno prossimo, ci rivedremo». Il brasiliano è recidivo, visto che fu autore di un intervento bruttissimo su Brocchi: «Diede anche una scarpata a Totti. Questo non è calcio». Gli analisti della moviola hanno detto che il fallo era da rosso, eppure Orsato non ha espulso il centrocampista rossoblu: «Doveva mandarlo fuori. Purtroppo, per espellere un giocatore ad inizio partita, ci vuole personalità; inoltre, un fallo da rosso è tale ad ogni minuto della partita».
Tanti messaggi sono arrivati: «Sì, è vero. Voglio ringraziare tutti e dire che tornerò più forte di prima». E dal Genoa? O da Matuzalem? «Dal Genoa, niente. Con Matuzalem ci siamo visti a fine partita: mi ha detto che andavo più veloce e mi ha augurato un bocca al lupo, ma ridacchiava. Non mi ha chiesto scusa, niente di tutto questo». Chissà se Krsticic ha pensato alla sua carriera: «No, assolutamente. Con tutto quello che mi è successo nella vita, figuriamoci se pensavo alla mia carriera. Certo, se mi avesse preso qualche centimetro più in alto, mi spaccava la gamba». Il serbo ha comunque saputo come era finito il derby: «Mi hanno fatto una lastra all’ospedale; poi, visto che non c’era nulla di rotto, ho chiesto di tornare allo stadio. Sono andato negli spogliatoi e ho finito di vedere la partita lì». Quando rientrerà Nenad Krsticic? «Non ho pensato ad una data di rientro, ma questa stagione è andata. Mi concentrerò sulla preparazione della prossima, perché è un allenamento che ti serve per tutto l’anno».