2013

Krsticic al Secolo XIX: «Contro l’Inter partita difficile, ma con le “big” ci esaltiamo»

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Dopo la squalifica scontata contro il Cagliari, in mezzo al campo è ritornato Nenad Krsticic, centrocampista dai piedi buoni ma soprattutto molto bravo a recuperare in difesa per poi ripartire.
Questa sera, insieme a Poli ed Obiang completerà la mediana blucerchiata, che dovrà vedersela contro l’Inter dell’ex Cassano.

Per il giovane serbo sarà la prima partita stagionale contro i nerazzurri, in quanto come ricorda nell’intervista apparsa oggi sulla pagine de Il Secolo XIX, all’andata non era in campo: «A San Siro non c’ero a causa dell’infortunio alla caviglia, ma anche vista da fuori quella sconfitta non è stata meritata né giusta».
Questa sera ha la possibilità, insieme ai compagni, di rifarsi da quella sconfitta, anche se come dice: «Sarà una partita difficile, però se guardiamo i precedenti, indipendentemente dal risultato abbiamo sempre fatto la nostra figura di fronte alle “grandi” del campionato. Come mai? Forse perché l’Inter ha Kovacic, noi abbiamo ad esempio Obiang, un grandissimo giocatore. E Poli, Mustafi, Rossini, Icardi… chissà, magari il nostro essere giovani ci porta inconsciamente ad essere maggiormente stimolati da questo genere di confronti. La verità, comunque, è che le piccole ci fanno soffrire di più».

Oltre al connazionale Kovacic, però l’Inter di Stramaccioni ha altri grandi giocatori, uno su tutti l’ex 99 blucerchiato Antonio Cassano: «Quando lui era alla Samp non l’ho potuto frequentare molto, a causa della mia malattia. Però ogni volta che l’ho incontrato mi ha sempre incoraggiato. Mi ricordo un episodio, una volta mi vede e mi chiede “Nenad, quanti anni hai?”. E io gli ho risposto diciotto. E lui, “tranquillo, ne hai ancora diciotto di carriera davanti a te”».

La Sampdoria, dopo non aver disputato per quasi tre settimane partite ufficiali, si trova costretta ad affrontare una settimana molto intensa, iniziata domenica scorsa contro l’Atalanta, che dopo la sfida odierna contro l’Inter, terminerà domenica pomeriggio contro il Palermo. Tre partite in sette giorni, molto importanti per l’obiettivo salvezza: «Fisicamente non credo che questi impegni ravvicinati possano in qualche modo condizionarci, perché a questo punto della stagione quello che ti è rimasto, ti è rimasto. Però magari mentalmente non siamo abituati, soprattutto in questa stagione senza coppe, dove abbiamo preparato sempre una partita alla volta».

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