Nazionali
Kownacki sogna i Mondiali: «Mi ha chiamato Nawalka»
Dawid Kownacki sogna i Mondiali con la Polonia: «Ma devo giocare, spero Giampaolo mi aiuti». E quella chiamata con Nawalka che fa ben sperare
Arrivate a Bogliasco nelle scorse settimane per riprendere da vicino la nuova vita di Dawid Kownacki, Bartosz Bereszynski e Karol Linetty, le telecamere dell’emittente polacca TVP Sport si sono concentrate in particolare sul giovane attaccante blucerchiato, che – a differenza degli altri due – non fa ancora parte della Nazionale maggiore. Le probabilità che riesca a prendere parte ai prossimi Mondiali, tuttavia, sono aumentate da quando è riuscito a ottenere minutaggio con la maglia del Doria, dimostrando così le sue doti realizzative: «Ritrovarmi in Nazionale sarebbe un sogno per me – esordisce il classe ’97 – ma so che dovrò rispondere a diversi requisiti per raggiungere quell’obiettivo. Prima di tutto, ho bisogno di giocare nel mio club e ad un buon livello». Il ct della Polonia Adam Nawalka continua a tenerlo d’occhio: «Mi ha chiamato recentemente. Non posso rivelare i dettagli, ma abbiamo parlato, tra le altre cose, del mio modo di giocare in area di rigore. So, non solo da lui, che innanzitutto dovrò giocare nella Sampdoria». L’infortunio di Arkadiusz Milik e la forma non smagliante di Lukasz Teodorczyk potrebbero portarlo realmente ad essere il sostituto di Robert Lewandowski in Russia: «Sono d’accordo che i loro problemi possano costituire una chance per me – ammette Kownacki -. Spesso si dice che la sfortuna di un altro sia un’occasione per te, ma poi bisogna sfruttarla, che è la cosa più difficile». Un’ultima battuta su Marco Giampaolo, allenatore con cui è sembrato aver avuto fin da subito un ottimo feeling: «Se lui dice che ho ottime potenzialità, certamente mi fa molto piacere. Quando sono arrivato – ricorda – sapevo benissimo che fosse uno a cui piace lavorare con i giovani. Spero che mi aiuti nella mia maturazione». Messaggio per l’allenatore? Di certo, se Kownacki vorrà andare ai Mondiali il prossimo anno, dovrà ritagliarsi più spazio all’interno delle gerarchie del reparto offensivo.